Estorsioni, violenze e caporalato: un pastore arrestato e 5 persone denunciate
Un'indagine minuziosa svela anni di intimidazioni ed estorsioni nel Mantovano
Smantellata rete criminale: estorsioni, violenze e caporalato. Arrestato un pastore e denunciate 5 persone. Un'indagine dei Carabinieri svela anni di intimidazioni ed estorsioni nel Mantovano.
Estorsioni, violenze e caporalato
Per anni gli agricoltori della bassa mantovana hanno vissuto sotto una cappa di paura e intimidazione. L’incubo ha avuto un volto preciso: un pastore siciliano di 49 anni, nativo di Camporeale (PA) e residente a Brescello (RE), che con la sua attività apparentemente innocua di allevatore ha imposto la sua legge nei campi tra San Benedetto Po, Suzzara e Motteggiana. Dietro la semplice transumanza delle sue greggi, infatti, si nascondeva un sistema di soprusi, minacce e sfruttamento che è stato finalmente smantellato dalle forze dell’ordine.
Raccolti distrutti dalle pecore
L’uomo, accompagnato da un fidato collaboratore di origine romena, avrebbe invaso sistematicamente i terreni coltivati ad erba medica con migliaia di pecore, distruggendo raccolti e beneficiando gratuitamente dei pascoli altrui. Il danno economico per gli agricoltori non si limitava alla perdita dei raccolti: il passaggio degli ovini avrebbe anche diffuso parassiti e batteri nei terreni, con rischi sanitari certificati dall’ATS di Mantova. Le vittime, intimorite dalla figura del pastore e dalla sua sprezzante presentazione -"Sono di Camporeale, vicino Corleone"- hanno subito in silenzio, temendo ritorsioni.
L’indagine, avviata dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Mantova nel febbraio 2023 e coordinata dalla Procura della Repubblica di Mantova, ha raccolto le testimonianze di numerosi agricoltori. Gli inquirenti hanno documentato un clima di soggezione protrattosi per anni, fino all’intervento decisivo delle autorità.
Lavoratori sfruttati
Ma le intimidazioni agli agricoltori non erano l’unico reato attribuito al pastore. Le intercettazioni telefoniche hanno rivelato un quadro ancora più grave: il sistematico sfruttamento di tre dipendenti sottoposti a condizioni di lavoro degradanti. Costretti a orari estenuanti dall’alba al tramonto senza pause, privati delle retribuzioni e alloggiati in roulotte prive di acqua corrente e riscaldamento, i lavoratori vivevano in condizioni di estrema precarietà. Il cibo stesso era razionato: il pastore decideva qualità e quantità, imponendo un budget inferiore ai 2 euro al giorno per persona, lasciando talvolta i dipendenti senza pasti per giorni.
Pastore arrestato
Il 4 febbraio 2025, l’operazione congiunta dei Carabinieri di Mantova, Reggio Emilia e Vercelli, con il supporto delle unità speciali, ha portato all’arresto del pastore e al sequestro delle sue greggi e dei beni immobili. Oltre a lui, quattro persone tra i 31 e i 37 anni sono finite sotto indagine per traffico e detenzione illecita di armi di sospetta provenienza furtiva.
L’uomo, ora detenuto nel carcere di Mantova, dovrà rispondere delle accuse di estorsione aggravata e sfruttamento di manodopera. Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e sarà il processo a stabilire l’eventuale colpevolezza dell’indagato.