È morto all’età di 84 anni Rodolfo Signorini, storico e divulgatore che ha dedicato la vita allo studio dell’Umanesimo e del Rinascimento mantovano, portando la cultura della città in tutto il mondo. Mantova perde una delle sue voci più autorevoli (foto di copertina: Facebook)
E’ morto Rodolfo Signorini
Mantova perde una delle figure più autorevoli della sua scena culturale. È morto a 84 anni Rodolfo Signorini, storico, studioso e grande divulgatore dell’Umanesimo e del Rinascimento, nato il 27 gennaio 1941 a Gabbiana di Marcaria. Con lui se ne va un intellettuale che ha dedicato tutta la vita alla ricerca, alla didattica e alla promozione della cultura mantovana, diventandone una voce imprescindibile.
Laureato in Lettere Classiche all’Università di Bologna, Signorini ha insegnato storia, italiano e latino negli istituti superiori di Mantova, affiancando all’attività scolastica una vasta produzione di studi sul Rinascimento. Le sue ricerche hanno contribuito a ridefinire la comprensione di grandi protagonisti dell’epoca: Andrea Mantegna, Teofilo Folengo, Giulio Romano e Vittorino da Feltre.
Tra i suoi contributi più noti, la lettura innovativa della Camera Dipinta – o Camera degli Sposi – del Mantegna, che lo portò a essere invitato nei più prestigiosi contesti internazionali: nel 1976 illustrò il capolavoro mantovano a Copenaghen alla presenza della regina Margrethe e della regina madre Ingrid; nel 2006 fu relatore al Metropolitan Museum of Art di New York. Le sue conferenze hanno raggiunto anche Londra, Parigi, Vienna, San Pietroburgo e Philadelphia.
Un pilastro della vita culturale mantovana
A Mantova Signorini ha lasciato un’impronta incancellabile. È stato consigliere della Fondazione d’Arco, socio ordinario e bibliotecario dell’Accademia Nazionale Virgiliana, socio corrispondente dell’Accademia dei Sepolti di Volterra, membro del comitato scientifico dei Quaderni Folenghiani e presidente del comitato mantovano della Società Dante Alighieri. Nel 2006 ha curato la mostra A casa del Mantegna, allestita nella dimora dell’artista, uno dei molti progetti culturali che portano la sua firma.
I ricordi
Il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, lo ricorda così:
“Ci ha lasciato un uomo di grande cultura e umanità, profondamente innamorato della nostra città, della sua storia e dei suoi processi culturali che nei secoli hanno sedimentato quella civiltà mantovana di cui era profondo conoscitore. Il prof. Signorini ha dedicato ogni ora della sua vita a studiare, a divulgare e promuovere i simboli della storia e attraverso di essi il racconto anche popolare di Mantova con particolare dedizione al periodo del Rinascimento. Credeva nella cultura e nella necessità di renderla visibile e popolare, come il progetto di riscoperta degli stemmi delle vecchie contrade cui ha dedicato entusiasmo ed energia. Per tutti noi il Professore era stimolo incalzante di iniziative e impegno. Era impossibile dirgli di no, il suo amore per la cultura era più forte di ogni ostacolo”.
Un ricordo commosso arriva anche da Daniela Sogliani, direttore MuVi Viadana Mantova:
Ciao Rodolfo, ti ricordo con affetto per il tuo rigore e per tutti i lavori fatti insieme, in particolare la mostra di Andrea Mantegna, curata con te, nella casa dell’artista nel 2006.
Un grande progetto, che ha richiesto impegno e tante conoscenze, ma anche un grande lavoro di squadra.
Ora la nostra città è più sola senza Rodolfo Signorini.
Speriamo nelle nuove generazioni. Tante ricerche sono ancora necessarie….R.I.P.
L’ultimo saluto
La camera ardente è allestita alla Casa funeraria Maffioli. La Santa Messa sarà celebrata mercoledì 10 dicembre 2025 alle 9.30 nella Basilica di Sant’Andrea, quindi il corteo proseguirà verso il cimitero degli Angeli.