Suzzara

Delitto Capuano, l'omicidio proprio in quella manciata di minuti "provvidenziali"

Tante le domande e la storia ancora tutta da scrivere: come e perché il killer è entrato in azione proprio mentre la figlia del 79enne si era assentata pochi minuti?

Delitto Capuano, l'omicidio proprio in quella manciata di minuti "provvidenziali"
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L'assassinio di Francesco Capuano è stato commesso in un momento "provvidenziale", quando la figlia era assente: come e perché? Tante ancora le domande.

Pochi minuti "provvidenziali" per l'omicidio

Una decina di minuti "provvidenziali", nei quali per un misterioso assassino è stato possibile commettere l'omicidio che, lo scorso lunedì 23 dicembre 2024, ha visto come vittima il 79enne Francesco Capuano, bidello in pensione originario di Napoli e residente a Suzzara dal 2010.

Si tratta di minuti, appunto, "provvidenziali" perché quelli nei quali si è verificato il delitto, sono giusto quei minuti nel corso dei quali Rosa, la 46enne figlia di Capuano, dai garage era tornata in casa per recuperare sigarette e fazzoletti che suo padre aveva dimenticato.

Il garage nel quale è avvenuto il delitto
Il garage nel quale è avvenuto il delitto

Delitto commesso grazie al caso?

Insomma, una domanda sorge spontanea e non potrebbe essere altro che così. Come è stato possibile per l'omicida uccidere Capuano con tre colpi di pistola alla testa, sfruttando quei pochi minuti nel corso dei quali la figlia del 79enne si era allontanata dai garage per tornare in casa?.

Ma a questo punto sono diversi i dubbi che sorgono e le domande in attesa di risposta. Il killer avrebbe potuto in qualche modo sapere che la figlia di Capuano si sarebbe dovuta allontanare alcuni minuti per rientrare in casa? Decisamente improbabile, dal momento che il fatto che l'anziano abbia scordato sigarette e fazzoletti, è stata una pura casualità. In altre parole, la momentanea assenza della figlia è stata dovuta ad un caso fortuito che nessuno avrebbe potuto prevedere - e il killer appunto non avrebbe potuto sapere in anticipo dell'assenza della figlia 46enne.

Oppure piano studiato giorno dopo giorno?

La possibile alternativa vedrebbe, al contrario, un piano studiato giorno dopo giorno. Con il killer, magari, più e più volte nei paraggi dell'abitazione di via Biolcheria, in attesa dell'attimo perfetto per mettere in pratica i propri intenti. E, una volta vista la figlia dell'anziano allontanatasi, la decisione di entrare in azione commettendo il delitto nel giro di pochi istanti per poi sparire nel nulla - facendo sparire anche arma ed eventuali bossoli.

Gli accertamenti dei carabinieri del Ris sulla Fiat Panda dove il 79enne è stato ucciso
Gli accertamenti dei carabinieri del Ris sulla Fiat Panda dove il 79enne è stato ucciso

Ma anche in questo caso non manca qualche incognita. D'accordo che la palazzina al civico 11 di via Biolcheria e la strada stessa non sono dotate di telecamere di videosorveglianza, ma nessuno dei vicini di casa o degli eventuali passanti pare essersi accorto della presenza o anche solo dell'arrivo dell'omicida.

Insomma, la domanda è una: come è stato possibile, e perché, che l'omicidio sia stato commesso proprio in quei pochi minuti di casuale assenza della figlia di Capuano? Una domanda spinosa ma fondamentale per iniziare a stringere le maglie di un caso che dopo 11 giorni è ancora avvolto dal mistero.

Il killer potrebbe essere entrato in azione comunque

Tra le varie ipotesi e domande che il caso sta provocando, ce n'è un'altra. Ovvero che il killer, in ogni caso, avrebbe potuto entrare in azione comunque. In altre parole: il delitto si è verificato mentre la figlia di Capuano si era assentata alcuni minuti per recuperare sigarette e fazzoletti nell'appartamento.

Il 79enne Francesco Capuano, ucciso da tre colpi di pistola a bordo della sua Fiat Panda il 23 dicembre
Il 79enne Francesco Capuano, ucciso da tre colpi di pistola a bordo della sua Fiat Panda il 23 dicembre

Ovvero, tolta la dinamica dell'accaduto, l'assassino avrebbe potuto anche decidere di sparare al 79enne pure in presenza della figlia di quest'ultimo. La quale, evidentemente, nella peggiore delle ipotesi sarebbe potuta diventare a sua volta una seconda vittima del misterioso omicida.

Avanti con le indagini in attesa del nulla osta

Nel frattempo, 11 giorni dopo il delitto, il nulla osta della procura alla tumulazione non è ancora arrivato. La salma di Capuano di conseguenza rimane alle camere mortuarie dell'ospedale Carlo Poma di Mantova, in attesa che la situazione si sblocchi e che la famiglia possa organizzare il funerale, dopo l'autopsia dalla quale potrebbero arrivare elementi importanti ai fini delle indagini.

L'ingresso ai garage dove è avvenuto l'omicidio
L'ingresso ai garage dove è avvenuto l'omicidio

Intanto le indagini proseguono a ritmo serrato. Lo scorso venerdì 31 dicembre 2024 i carabinieri del Ris di Parma hanno svolto un lungo sopralluogo, nel garage e nell'appartamento, con l'aiuto delle unità cinofile. La Fiat Panda su cui è avvenuto l'omicidio si trova invece nelle disponibilità del Ris e pure è stata sottoposta ad analisi e prelievi di materiale e di tracce ematiche.

Dal canto loro gli inquirenti stanno scavando anche nel passato del 79enne: bidello in pensione in una scuola di Scampia, noto quartiere di Napoli, per un periodo custode dello stadio di calcio del capoluogo campano, arrivato a Suzzara 14 anni fa. Nel Mantovano, oltre alla figlia Rosa, abita anche il figlio Ciro, che però con il padre avrebbe interrotto i rapporti ormai diversi anni fa.

Undici giorni dopo il delitto dell'antivigilia di Natale, insomma, la storia sembra ancora tutta da scrivere.

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