"futili motivi"

Degenera una lite vicino alla stazione di Suzzara: due persone accoltellate, una al torace

L'assenza di telecamere di sorveglianza nell'area e la mancanza di testimoni sta rendendo complicate le indagini

Degenera una lite vicino alla stazione di Suzzara: due persone accoltellate, una al torace
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Una disputa per motivi banali è sfociata in una rissa violenta, con tanto di accoltellamento. I protagonisti sono tre individui, tutti stranieri, che - verso le 18:30 di sabato 25 maggio 2024 - hanno iniziato a litigare presso la stazione ferroviaria di Suzzara.

Stazione di Suzzara

Accoltellamento nei pressi della stazione di Suzzara

Non è chiaro quale sia stata la causa scatenante, ma la lite è rapidamente degenerata, portando a conseguenze gravi. Due dei coinvolti hanno subito ferite da arma da taglio e si sono recati autonomamente al Pronto Soccorso per ricevere cure mediche. Uno è stato ferito alla gamba destra, mentre l'altro ha riportato una ferita al torace, vicino all'ascella sinistra. Fortunatamente, nessuno rischia la vita.

I Carabinieri di Gonzaga sono giunti sul luogo immediatamente, ma al loro arrivo i tre protagonisti della rissa si erano già dileguati. Le forze dell'ordine stanno attualmente conducendo indagini per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente e per individuare eventuali testimoni. L'assenza di telecamere di sorveglianza nell'area complica ulteriormente le indagini, che richiederanno ancora diverse ore per essere completate.

Le indagini

I primi a essere interrogati dai Carabinieri saranno proprio i due feriti, che potranno fornire la loro versione dei fatti. Si ritiene che si tratti di una reazione violenta a un diverbio piuttosto che di un atto premeditato. Dalle informazioni raccolte, sembra che i tre individui fossero pakistani, zio, nipote e un'altra persona. Lo zio ha subito una coltellata al torace, mentre il nipote, nel tentativo di difendere il parente, ha riportato un taglio alla coscia. Tracce di sangue sono state rinvenute anche sul primo binario. Il nipote è stato portato a Suzzara, mentre lo zio, a causa della profondità della ferita, è stato trasportato al Carlo Poma di Mantova, dove è stato ricoverato nel reparto di Chirurgia toracica.

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