Da un banale litigio sui social all'agguato di gruppo: 22enne riempito di pugni e bastonate

Un'imboscata di gruppo nei confronti di un ragazzo di 22 anni, avvenuta nella notte tra il 2 e il 3 settembre scorsi nella zona della Favorita di Mantova. Un raffica di botte e bastonate che avevano provocato un forte trauma cranico nella vittima con una prognosi di 30 giorni. A tre settimane dall'accaduto, la Polizia è riuscita a risalire all'identità degli aggressori e al loro movente: l'agguato è partita da un banale screzio iniziato su Instagram.

Agguato di gruppo contro un ragazzo di 22 anni

Nella notte tra lo scorso sabato 2 e domenica 3 settembre 2023, un 22enne di nazionalità indiana è stato aggredito da un gruppo di connazionali nei pressi dell’area della Favorita di Mantova.

A seguito dell’imboscata il giovane è stato ricoverata presso l’Ospedale Poma dove gli è stato diagnosticato un forte trauma cranico con  una prognosi iniziale di 30 giorni.

Immediatamente, sono intervenute sul posto le Volanti della Questura oltre agli specialisti della Squadra Mobile che hanno acquisito tutti gli elementi investigativi utili. In particolare, sono state riscontrate le prime, frammentarie, dichiarazioni del 22enne indiano con le informazioni fornite dai testimoni oculari. Si è così iniziata una lunga analisi di tutte le telecamere di sorveglianza presenti nella zona ed in quelle attigue al fine di ricostruire compiutamente la vicenda.

Molti dei soggetti coinvolti sono stati identificati compiutamente attraverso il riscontro dei video raccolti con le foto pubblicate sui profili social, in particolare su Instagram.

L'imboscata dopo un banale litigio su Instagram

Gli accertamenti hanno permesso così di acclarare che l’agguato era stato posto in essere per futili motivi legati a litigi sulle piattaforme social tra soggetti di nazionalità indiana.

Pertanto, raccolti tutti gli elementi di prova, la Squadra Mobile ha denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Mantova quattro soggetti, di cui 3 di nazionalità indiana e 1 di nazionalità pakistana, di età compresa tra i 20 ed i 28 anni, residenti nella bassa mantovana, per i reati di lesioni aggravate dall’uso di arma impropria e, nei confronti di uno di essi, indiziato per il colpo di bastone al capo della persona offesa, per il reato di tentato omicidio.

Tra l’altro, tutti gli indagati presentavano già numerosi e gravi precedenti di polizia quali, rapina, associazione a delinquere, porto abusivo di armi, rissa, lesioni e omicidio stradale.

Sulla base dell’informativa pervenuta dalla Polizia di Stato, la Procura ha emesso a carico degli indagati dei decreti di perquisizione personale e domiciliare, eseguiti nelle primissime ore di questa mattina, venerdì 22 settembre 2023, da parte di numerose pattuglie della Squadra Mobile.

Operazione "Instagram Revenge"

L’operazione compiuta, denominata convenzionalmente “Instagram Revenge”, ha permesso di rinvenire nella disponibilità degli indagati numerosi riscontri probatori quali:

• tre smartphone;
• due bombolette spray urticanti al peperoncino;
• una riproduzione di una pistola revolver di tipo “scacciacani” priva di tappo rosso e con numerosi colpi di cui alcuni esplosi;
• due maschere carnevalesche utili a nascondere il volto;
• numerosi bastoni e spranghe in ferro.

Un particolare ha inoltre allarmato gli operatori: nell’abitazione di uno degli indagati, accanto ad una finestra situata al primo piano che da sulla pubblica via erano custoditi all’interno di un secchio numerosi “sanpietrini” con l’evidente scopo di allontanare eventuali malintenzionati che si avvicinavano alla abitazione.

Si precisa che il presente procedimento e tuttora nella fase delle indagini preliminari e tutti gli indagati sono da considerarsi innocenti sino ad un provvedimento definitivo dell’Autorità Giudiziaria.