Da lunedì in Lombardia al via le vaccinazioni antinfluenzali VIDEO

Presentata la nuova campagna di sensibilizzazione per incentivare i soggetti a rischio a vaccinarsi.

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Da lunedì prossimo, 28 ottobre 2019, in Lombardia, sarà possibile sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale. La nuova campagna di sensibilizzazione per incentivare i soggetti a rischio a vaccinarsi è stata presentata ieri mattina dall’assessore al Welfare, Giulio Gallera insieme al presidente di Federfarma Lombardia Annarosa Racca.

Lombardia: bene, ma ancora non benissimo

In Lombardia l’adesione alla campagna di vaccinazione contro l’influenza di stagione è ancora al palo. L’anno scorso appena il 48,2% dei soggetti considerati fragili (ultrasessantacinquenni e malati cronici) ha aderito.

La Regione, indietro nelle classifiche, cerca di invertire la rotta incentivando i camici bianchi e facilitando loro l’approvvigionamento dei sieri, che da quest’anno si potranno ordinare nella farmacia più vicina all’ambulatorio e a più riprese senza rischiare dunque di restare senza scorte.

Lo scorso anno l’influenza ha messo a letto un milione e mezzo di Lombardi. Quest’anno il siero è quadrivalente: 4 Infatti i ceppi in arrivo, due particolarmente aggressivi.

Chi può fare la vaccinazione antinfluenzale gratuitamente

Ma chi può vaccinarsi gratuitamente? L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica quale obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave.

Sulla base di tali indicazioni le persone alle quali viene raccomandata ed offerta gratuitamente la vaccinazione sono:
– Soggetti di eta’ pari o superiore a 65 anni
– Bambini di eta’ superiore ai 6 mesi, ragazzi ed adulti affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza
– Donne in gravidanza
– Lungodegenti
– Medici e personale sanitario di assistenza
– Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio

Semplificato l’iter di approvvigionamento

“Vogliamo che il maggior numero dei nostri concittadini over 65, auspicabilmente tutti – ha detto Gallera – possa vaccinarsi. Per questo, grazie alla collaborazione di Federfarma Lombardia, abbiamo semplificato l’iter che dovranno seguire i medici di medicina generale per approvvigionarsi. Da oggi, infatti, possono prenotare i sieri e andare a ritirarli più volte presso la loro farmacia di riferimento. Se prima il medico doveva andare alle Ats a recuperare i vaccini e poi li doveva tenere nel proprio studio, oggi non è più cosi”.

I numeri

Ad oggi sono 5.185 i Medici di medicina generale che hanno già prenotato nel sistema informativo di gestione la distribuzione dei vaccini per un totale di 900.000 vaccini influenzali e oltre 80.000 pneumococcici.

Il supporto delle farmacie

“Siamo davvero soddisfatti di questo accordo con la Regione Lombardia – ha spiegato Annarosa Racca – per la distribuzione in farmacia delle dosi di vaccino antinfluenzale. Il nostro supporto evidenzia in particolare l’importanza della prossimità per l’efficacia di tutti gli interventi di prevenzione. Per questo, affiancare il nostro Sistema Sanitario Regionale nell’implementazione di una strategia preventiva imprescindibile, qual e’ appunto la vaccinazione antinfluenzale, valorizza proprio una delle principali caratteristiche della farmacia, che con la propria accessibilità e professionalità si conferma un fondamentale presidio sanitario sul territorio”.

L’importanza della prevenzione per i soggetti a rischio

“Obiettivo primario della vaccinazione è la protezione dei soggetti che, in caso di infezione, potrebbero riportare più gravi complicanze: in particolare gli anziani, i bambini oltre i sei mesi e gli adulti con patologie croniche e tumori; i medici e il personale sanitario di assistenza, le donne nel secondo o nel terzo semestre di gravidanza – precisa la dottoressa Silvia Lopiccoli, Direttore dell’UOC Medicina Preventiva nelle Comunità di ATS – La trasmissione del virus dell’influenza si può verificare per via aerea, attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche per via indiretta, attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie”.

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