Controllo straordinario del territorio del sud Mantovano: 5 arresti

Nelle 24 ore appena trascorse oltre 50 carabinieri, coadiuvati dal bellissimo Labrador “Grom”, hanno setacciato il sud mantovano.

Controllo straordinario del territorio del sud Mantovano: 5 arresti
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Controllo straordinario del territorio di Gonzaga nelle ultime 24 ore: oltre 50 carabinieri impegnati nelle operazioni insieme all’unità cinofila e ad aliqote in abiti borghese. Cinque persone arrestate.

Controllo straordinario del territorio

Continua l’offensiva dell’Arma dei Carabinieri del destra Secchia contro la microcriminalità diffusa sul territorio. Nelle 24 ore appena trascorse oltre 50 carabinieri delle Stazioni della Compagnia di Gonzaga, coordinati dal Maggiore Garzya Francesco che ha potuto disporre anche delle aliquote in abiti borghese e soprattutto dell’unità cinofila di Orio al Serio con il bellissimo Labrador “Grom” hanno setacciato il territorio delle 12 stazioni del sud mantovano. Ed i risultati in termini operativi non sono tardati ad arrivare grazie alla capillare rete di controlli effettuati lungo le arterie principali e secondarie, nonché dei principali luoghi di ritrovo di soggetti di interesse operativo.

Arresto per spaccio

Infatti tra le 67 persone individuate come “soggetti di interesse operativo” nel corso dei controlli sono stati ben 5 gli arresti e una denuncia a piede libero. Più in dettaglio nel corso della notte in piazza Matteotti di Poggio Rusco l’unità cinofila ha individuato un marocchino 31enne, disoccupato e munito di permesso di soggiorno, quale possibile detentore di stupefacente ed il suo (infallibile) fiuto ha centrato l’obbiettivo. Infatti, perquisito dai militari, è stato trovato in possesso di alcune dosi di cocaina per un totale di circa tre grammi. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito il recupero di altri 9 grammi di sostanza stupefacente e tutto il materiale necessario per la suddivisone in dosi. Il soggetto è stato tratto in arresto e trattenuto presso le camere di sicurezza di Gonzaga per in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.

Gli altri arresti

A Ostiglia i Carabinieri della locale stazione nel corso dei controlli dei flussi di transito hanno rintracciato un 33enne ed un 27enne sul conto dei quali pendeva un ordine di carcerazione ad un anno per furto e, dopo aver informato l’Autorità Giudiziaria, sono stati posti agli arresti domiciliari per scontare la pena, mentre in analogo servizio la Stazione di San Giacomo delle Segnate hanno identificato altri due soggetti sui quali pendevano altri due ordini di carcerazione emessi dalle Autorità giudiziarie sul conto di un 43enne che deve scontare 11 mesi di reclusione ed un 27enne che deve scontare otto mesi di reclusione per spaccio di stupefacenti. Anche questi ultimi, in virtù che la pena non supera i tre anni, sono stati tradotti agli arresti domiciliari.

Una denuncia

Infine la Stazione di Quistello ha identificato un albanese, risultato clandestino al riscontro delle impronte digitali, privo di permesso di soggiorno e per questo deferito a piede libero per “ingresso e soggiorno illegale nello stato italiano.

”Il servizio svolto – dichiara il Maggiore Garzya Francesco - rientra nel più ampio e strutturale progetto di monitoraggio del territorio strategicamente pianificato dal Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Fabio Federici, attraverso una puntuale analisi dei fenomeni criminogeni del territorio individuati con il sistema della georeferenziazione ed attuato con la “captazione” e successivo controllo dei soggetti di interesse operativo, attraverso un capillare controllo di tutte le arterie viarie e l’utilizzo massivo del personale. Tutto ciò finalizzato allo scopo di elevare il livello di sicurezza percepita da parte della cittadinanza del destra secchia, ed i risultati conseguiti quotidianamente – continua l’Ufficiale - ripagano dello sforzo , sia fisico che mentale, che gli uomini alle dipendenze svolgono quotidianamente ed ai quali va il mio personale ringraziamento per quanto viene quotidianamente fatto in termini di sicurezza e di tutte le strategie (compreso l’imprescindibile servizio di “ascolto ascoltiamoci) messe in campo al fine di garantire serenità e certezze di quieto vivere alla popolazione”.

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