Controlli sulle strade, il 10% degli automobilisti è "ubriaco" al volante

Controlli a tappeto dei Carabinieri nel weekend per prevenire incidenti e abuso di alcol: tre denunciati. 

Controlli sulle strade, il 10% degli automobilisti è "ubriaco" al volante
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Una percentuale che non rassicura i cittadini.

I Controlli dei Carabinieri di Gonzaga

I Carabinieri della Compagnia di Gonzaga continuano costantemente i controlli sulle principali arterie e nei luoghi di ritrovo dei giovani per garantire la sicurezza sulle strade ed arginare il fenomeno dell’abuso di sostanze alcoliche, garantendo così maggior sicurezza per tutti gli automobilisti che si spostano nelle serate dei week end. Nel corso di quest’ultimo sono stati controllati con il precursore una trentina di automobilisti e di questi sono risultati positivi all’uso dell’alcol in numero di tre. Il bilancio riscontra quindi una percentuale del 10% di “ubriachi al volante” rispetto al totale dei controllati, una percentuale purtroppo abbastanza alta, tenuto conto poi che i tre sono giovani automobilisti.

I denunciati

In particolare, un ventisettenne di Moglia ed una trentenne di Novi di Modena sono stati denunciati dalla Stazione di Gonzaga per essersi posti alla guida in stato di ebrezza alcolica, mentre i Carabinieri del NORM hanno segnalato al Prefetto un 43enne di Quistello che si era messo alla guida del proprio mezzo con un tasso alcolico che, al primo controllo dava un riscontro pari a 0,82 G/L, al successivo fatto a distanza di dieci minuti è riuscito a cavarsela e a non essere denunciato penalmente (subirà comunque un procedimento amministrativo che in
termini pratici poco si discosta da quello penale) in quanto riscontrato avere un tasso pari a 0,78 (il limite minimo previsto dalla Legge per incorrere nel procedimento penale è 0,80 G/L).

I mezzi dei due denunciati sono stati sequestrati, mentre quello del segnalato è stato affidato a terze persone. Come sempre i controlli sul territorio continueranno incessantemente allo scopo di arginare questo fenomeno, spesso purtroppo foriero di eventi tragici e dal costo sociale altissimo.

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