Continuano i controlli nelle "aree a rischio" della città
Emessi 4 avvisi orali, 5 fogli di via obbligatori e 3 revoche di porto d'armi.
Continuano i controlli, disposti dalla Questura, nelle "aree a rischio" della città: emessi 4 avvisi orali, 5 fogli di via obbligatori e 3 revoche di porto d'armi.
Continuano i controlli nelle "aree a rischio" della città
Dalla giornata di giovedì 14 febbraio 2019 sono in atto operazioni di controllo straordinario del territorio, disposte dal Questore di Mantova nelle “aree a rischio” della città, in particolare nei quartieri di “Valletta Valsecchi” e “Te”, dove più pressanti sono divenute le istanze di sicurezza dei residenti.
All’inizio del mese di febbraio, infatti, in questa zona si sono verificati alcuni gravi episodi - come ad esempio la rissa scoppiata in pieno giorno in via Torelli tra due “bande” rivali di magrebini e brasiliani per la spartizione della piazza per lo spaccio, che hanno generato nei cittadini un elevato senso di insicurezza. Proprio per questo, i controlli in quell’area sono proseguiti incessantemente, anche dopo l’individuazione di buona parte dei responsabili della citata rissa da parte di Squadra Mobile e Polizia Locale di Mantova.
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L’attività di controllo in questione – che ha visto l’impiego di oltre 60 uomini – è stata effettuata, oltre che dalla Polizia di Stato, dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia Locale di Mantova e dall’ATS Valpadana, e ha avuto come obbiettivo principale la verifica di una decina di esercizi pubblici - situati quasi tutti in “zona stadio” -, già oggetto di segnalazioni da parte di cittadini, o teatro di situazioni rilevanti dal punto di vista dell’ordine e della sicurezza pubblica: le verifiche sono consistite nell’identificazione degli avventori e nell’accertamento del rispetto della normativa fiscale, in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro e degli obblighi prescritti dai regolamenti comunali.
Esercizi pubblici
In sei di questi esercizi pubblici, i Funzionari dell’ATS-Valpadana hanno riscontrato varie violazioni alla normativa in tema di sicurezza del lavoro, tra cui la mancanza del documento di valutazione dei rischi, la mancanza della conformità degli impianti elettrici ed il mancato aggiornamento dell’HACCP: se entro tre giorni dalla data del controllo i titolari non si metteranno in regola, scatterà per gli stessi l’applicazione di una sanzione pecuniaria fino a 5000 euro.
La Polizia Locale di Mantova ha elevato contravvenzioni per un ammontare di circa 1500 euro per mancata esposizione del listino prezzi, degli orari di apertura/chiusura e l’indebita occupazione di suolo pubblico.
La Guardia di Finanza ha effettuato riscontri sull’emissione degli scontrini fiscali e sui contratti di lavoro subordinato, riscontri che sono tuttora in fase di approfondimento.
Vendita di alcolici a minorenni e prostituzione
Sono inoltre proseguiti i controlli, da parte della Polizia Amministrativa della Questura, per risalire alla eventuale vendita di alcolici a minorenni, nonché per prevenire il fenomeno del gioco illegale che veda coinvolti minori.
Speciale attenzione è stata riservata, dalle pattuglie in orario serale e notturno, a quelle zone ove si registra la presenza di soggetti dediti alla prostituzione, in particolare il quartiere di Cittadella, Via Poggio Reale e Via Verona, così come in altre zone della città segnalate per la presenza di attività di spaccio di stupefacenti (Giardini Nuvolari e altri parchi cittadini), con pattugliamenti mirati.
Identificate circa 200 persone
L’articolata attività ha permesso di identificare circa 200 persone, di cui 78 pregiudicate; nel corso di specifici posti di controllo, effettuati in corrispondenza degli accessi alla città, venivano fermati e controllati 97 veicoli con il concorso della Polizia Stradale, ed elevate 22 contravvenzioni ai sensi del Codice della Strada.
Il Questore, al termine dei servizi straordinari di controllo del territorio ha emesso i seguenti provvedimenti:
- 5 Fogli di Via Obbligatori a carico di altrettante persone gravate da precedenti penali e di polizia;
- 4 Avvisi Orali nei confronti di pregiudicati sorpresi in atteggiamenti sospetti;
- 3 Revoche di porto d’armi, nei confronti di altrettanti cittadini italiani residenti nell’alto mantovano, in quanto non più in possesso dei requisiti previsti dalla legge.