IL CASO

Consumazioni in piedi e senza rispettare le distanze di sicurezza: locale chiuso per 8 giorni e titolare denunciato

La "Taverna del centro" è stata chiusa ieri dopo aver riscontrato il mancato rispetto delle disposizioni governative.

Consumazioni in piedi e senza rispettare le distanze di sicurezza: locale chiuso per 8 giorni e titolare denunciato
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Viola le disposizioni governative, Questure chiuse noto locale di Mantova e dispone la denuncia del Titolare.

Chiusa per otto giorno la "Taverna del Centro"

Tutelare la salute, l’interesse della collettività, la sicurezza e l’ordine pubblico, a difesa soprattutto della collettività: con queste finalità, il Questore Paolo Sartori ha chiuso per 8 giorni – ai sensi dell’art. 100 TULPS – il locale “Taverna del Cento” di Mantova, sito in Cavour n. 100, a seguito di una complessa serie di accertamenti effettuati dalla Divisione di Polizia Amministrativa della Questura, che ha tratto spunto da varie segnalazioni pervenute negli ultimi mesi da Polizia, Carabinieri e Polizia Locale, oltre che da esposti presentati alle Autorità da cittadini residenti in zona, esasperati dalla situazione che si era venuta a creare.

Non sono state rispettate le disposizioni Governative

Gli Agenti della Polizia di Stato, nel corso di alcuni controlli effettuati, soprattutto, nella serata di ieri, hanno individuato numerose persone che – nonostante le disposizioni attualmente in vigore, emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Regione Lombardia allo scopo di contenere la diffusione del virus Covid-19 – stavano consumando bevande in piedi, all’interno ed all’esterno del locale, senza rispettare la distanza minima prestabilita di un metro e senza occupare un posto a sedere. Per questo motivo il Titolare della Licenza – un uomo di 39 anni – è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Mantova per violazione dell’art. 650 del Codice Penale.

Il locale era già stato oggetto di lamentele

Il locale in questione, nei mesi scorsi ed anche nel recente passato, era stato fatto oggetto di lamentele ed esposti da parte di cittadini abitanti nella zona, esasperati dalla situazione di degrado e di disturbo della quiete pubblica che, specialmente nelle ore serali ed in quelle notturne, la clientela del locale aveva generato, accalcandosi all’esterno, anche sulla pubblica via, a consumare bevande alcooliche e quant’altro, tant’è che in più occasioni le Pattuglie della Questura, dei Carabinieri e della Polizia Locale erano dovute intervenire per far cessare le varie situazioni di illegalità che si erano venute a creare.
Nel corso di alcuni di questi controlli, inoltre, era stata rilevata la presenza di persone con precedenti penali e/o di Polizia, mentre, nello scorso mese di settembre, la Polizia Locale aveva dovuto sanzionare il predetto Esercizio Pubblico per violazione delle norme che regolano la fruizione del plateatico.

Si rammenta, in fine, che l’art. 100 del T.U.L.P.S. ha la finalità non di sanzionare la soggettiva condotta del gestore del pubblico esercizio per il verificarsi di condizioni potenzialmente pericolose per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, bensì quello di impedire – attraverso la temporanea chiusura del locale – il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale e, nel contempo, di prevenire il reiterarsi di siffatte situazioni.

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