Competizione con suv e fuoristrada sul Po: scoperti e sanzionati

400 Euro di sanzione per ciascun partecipante: ma i danni ambientali potevano essere ben peggiori

Competizione con suv e fuoristrada sul Po: scoperti e sanzionati
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Scoperti durante una competizione amatoriale a bordo di suv e fuoristrada lungo le rive del Po.

Scoperti durante la competizione con suv e fuoristrada

Nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali di Mantova, impegnati in servizi di prevenzione nei Siti Natura 2000, ubicati lungo l’ asta del fiume Po, hanno accertato che all’ interno dell’ area golenale del fiume, in comune di Bagnolo San Vito, frazione di San Nicolò, appena all’esterno della ZPS Viadana, Portiolo, San Benedetto , Ostiglia, una dicina di appassionati di Off Road veronesi si erano dati appuntamento per lo svolgimento, sui terreni sabbiosi emersi dalla secca del fiume, di una competizione amatoriale fuoristrada a bordo di suv e fuoristrada di loro proprietà, avendo tracciato sulle sabbie del Po, con l’ ausilio di paletti conficcati nel terreno, un percorso da ripetere più volte.

Competizione con suv e fuoristrada sul Po: illegale

Sebbene poco riconosciuto, si tratta di una pratica illegale, poiché il terreno demaniale che si trova all’ interno delle pertinenze golenali dei fiumi non è occupabile o fruibile liberamente, ovverosia senza avere l’ autorizzazione o la concessione dall’ autorità preposta: una volta lo Stato, oggi, nella maggioranza dei casi, la Regione.

Sanzionati per la competizione con suv e fuoristrada sul Po

Pertanto, in applicazione della normativa regionale in materia, agli interessati è stata contestata dai Carabinieri Forestali una sanzione amministrativa di ben 400 Euro ognuno, di competenza della Regione.
Le sanzioni avrebbero potuto essere ancora più pesanti o sconfinare addirittura nel penale, se solo avessero interessato con le loro evoluzioni il sito Natura 2000, che è stato, invece, solo sfiorato; la ZPS di San Benedetto, infatti, fa parte della Rete Natura 2000 di Regione Lombardia, che vede circa 250 siti protetti per la loro importanza per la conservazione di habitat, come quelli dei fiumi delle pianure con determinate vegetazioni o dei fiumi con argini melmosi, preziosi per la nidificazione e la riproduzione e sosta di specie animali protette, e conseguentemente per la protezione di specie animali o vegetali a rischio di estinzione, dai minuscoli invertebrati ai più conosciuti mammiferi, uccelli o anfibi.

Non mancano anche moto fuoristrada, quad e rave

Non mancano –e di questo si ringraziano- le segnalazioni cittadine di appassionati, studiosi o anche semplici cittadini sensibili, dell’ utilizzo delle lanche, dei sabbioni e delle rive del Po quali luogo di scorribande con moto fuoristrada e quad, anche all’ interno di altri territori protetti quali, oltre alla ZPS in questione, il Bosco Foci dell’ Oglio, l’ Isola Boscone e le riserve lungo il Po in provincia di Cremona. Per non parlare dei raduni rave, anch’ essi inopportunamente organizzati all’ interno di aree protette come l’ ultimo, quello di Serravalle Po.
L’ intervento dei Carabinieri Forestali si colloca in un Piano più ampio di intensificazione e razionalizzazione della sorveglianza sulla rete dei siti Natura 2000, previsto e finanziato da un progetto LIFE dell’ Unione Europea, denominato Gestire 2020, voluto da Regione Lombardia ed attuato da Regione con diversi altri partners pubblici e privati, proprio allo scopo di rendere più efficaci e valide le proprie politiche di gestione della Rete e quindi di protezione dell’ ambiente del territorio lombardo.

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