Come schiavi nel laboratorio tessile: lavoravano e dormivano nello stesso posto (fatiscente)
Due operai nell'azienda a conduzione cinese: nessuna misura di sicurezza e niente igiene. Uno in nero e fortemente sottopagati
Chiusura di un laboratorio tessile e sanzioni per il titolare: i due dipendenti, sottopagati, lavoravano e dormivano nello stesso posto (fatiscente).
Sanzioni e chiusura del laboratorio tessile
I carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Mantova, in stretta collaborazione con l’Ispettorato territoriale del lavoro di Mantova-Cremona e i carabinieri della stazione di San Giacomo delle Segnate, hanno chiuso un laboratorio tessile di Schivenoglia, con relative sanzioni e denuncia per il titolare, un 40enne di origine cinese.
Il controllo è stato eseguito nella serata dell'altroieri, martedì 21 gennaio 2025. Per la precisione il laboratorio si occupa della produzione di semilavorati per abbigliamento.
Giacigli di fortuna e ambienti fatiscenti
Il team ispettivo ha riscontrato la presenza di due lavoratori, di cui solamente uno risultava regolarmente assunto, mentre l’altro in nero.
Totalmente assenti le misure di sicurezza: gli ambienti ispezionati sono risultati malsani e fatiscenti. Medesima cosa per una stanza adibita ad alloggio, risultata addirittura priva di elettricità. Nello stabile è presente anche un gabinetto, pure quello in condizioni fatiscenti. Vien da pensare che i due operai, oltre a lavorarvi, in quell'ambiente malsano e fatiscente vi dormissero e in pratica vivessero pure.
Sono state riscontrate gravi violazioni al contrato nazionale di settore, in considerazione del fatto che i lavoratori percepivano una paga a cottimo non in riferimento alle ore lavorate e decisamente inferiore a quanto dovuto.
Stop all'attività, sanzioni e denuncia
Al termine delle attività di controllo, l’attività è stata sospesa per la totale assenza delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro e per lavoro nero.
Sono state comminate sanzioni amministrative per 12mila e 500 euro e prescrizioni penali per ammende pari a 11mila e 37 euro, fatte salve ulteriori violazioni che potrebbero emergere nel corso degli ulteriori accertamenti.
L’imprenditore è stato denunciato, in stato di libertà, per violazioni delle norme sul lavoro, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.