Cinque imprenditori mantovani nuovi soci della Fondazione Palazzo Te
La firma sabato 22 settembre nella sede del Comune di Mantova.
Fondazione Palazzo Te: cinque imprenditori mantovani nuovi soci della Fondazione. Firmata l'adesione sabato 22 settembre.
Fondazione Palazzo Te
Emma Marcegaglia, Alberto Marenghi, Nicola Levoni, Alessandro Saviola ed Edgardo Bianchi. Sono questi i cinque imprenditori mantovani nuovi soci nella Fondazione Palazzo Te. Hanno firmato l’adesione sabato 22 settembre nella sede del Comune di Mantova in Sala Consiliare al termine di una conferenza stampa dove i big dell’economia mantovana sono intervenuti accanto al sindaco Mattia Palazzi, al presidente e al direttore della Fondazione Enrico Voceri e Stefano Baia Curioni.
“Oggi è un giorno importante per Mantova – ha sottolineato Palazzi -, dopo 16 anni esatti riportiamo gli imprenditori del nostro territorio tra i soci di Palazzo Te. Si torna a fare squadra per sostenere lo sforzo straordinario che stiamo facendo per rendere Palazzo Te più moderno, più internazionale e maggiormente centrale nella vita dei mantovani. Se questi imprenditori oggi sono qui con noi a prendersi un impegno è perché ci siamo conquistati credibilità con il lavoro fatto in questi due anni”. E ancora: “Cultura e impresa hanno proprio questo in comune, la necessità di avere una visione e la capacità di trasformarla in realtà. Quello che prende corpo oggi è dunque molto di più di un semplice, sia pur significativo, allargamento di una compagine societaria, è infatti il primo passo verso una gestione più incisiva, partecipata e coraggiosa, dove differenti esperienze e potenzialità trovano nel bello la loro ragione di unità, consapevoli che quella che viene a crearsi oggi è un’opportunità per l’intera comunità mantovana. Andiamo avanti, vogliamo coinvolgere anche altri imprenditori del territorio, perché adottino Palazzo Te e condividano le strategie pubbliche per rendere attrattivo uno dei simboli principali di Mantova nel mondo”.
Oltre 50 mostre realizzate
Dopodiché i rappresentanti del mondo delle imprese hanno spiegato le ragioni che li hanno portati ed entrare nella neonata istituzione di ricerca, mediazione, promozione e produzione al servizio della cultura. Nata come trasformazione dell’associazione Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te, costituito nel 1990 grazie alla collaborazione tra soggetti pubblici e privati, l’istituzione ha curato un’intensa programmazione di rilievo internazionale: sono oltre 50 le mostre realizzate nei settori dell’arte antica e moderna, dell’architettura e della fotografia. I concetti di modernità intellettuale e di impegno culturale definiscono la Fondazione Palazzo Te come centro di produzione in cui viene, da un lato, valorizzata l’attività espositiva, dall’altro, ampliata e diversificata l’offerta culturale in direzione di una migliore fruizione del patrimonio culturale.
“Abbiamo detto sì – ha aggiunto Emma Marcegaglia – perché abbiamo sempre considerato Palazzo Te un monumento di grande importanza. Un’azienda sostenibile non può non avere attenzione al patrimonio culturale. Un imprenditore accorto deve dare il suo contributo alle opere d’arte. Non possiamo sottrarci al sostegno verso un progetto che è già partito e che deve continuare il suo cammino”. Il sostegno è arrivato anche con le parole di Marenghi, Levoni, Saviola che sono stati ringraziati negli ultimi discorsi del presidente della Fondazione Enrico Voceri e del direttore Stefano Baia Curioni. “La modernità e il senso classico – ha concluso Baia Curioni – sono le carte che vogliamo giocare per fare cultura a Mantova e renderla sempre più attrattiva. Dobbiamo mettere a frutto le migliori competenze per produrre una cultura di qualità”.
Riqualificazione del bar e del bookshop
Intanto, si guarda al prossimo progetto di recupero e valorizzazione del bar e del bookshop di Palazzo Te che è stato redatto dallo Studio Isolarchitetti srl, in raggruppamento con Icis Società di ingegneria srl; Rinetti Barbara Conservazione e Restauro Opere d’Arte srl, lo Studio Ingegneri Associati Cadacademy & Bim Engineering e l’architetto Luca Fornero. L’intervento si inserisce nelle più ampie logiche di maggior apertura e condivisione degli spazi aperti e di accoglienza del Palazzo. L’intervento di avrà un costo complessivo di 650 mila euro e prevede opere di demolizione dei cartongessi, il consolidamento, il restauro delle superfici, il rifacimento degli impianti, dei bagni, dei serramenti e delle finiture. Si prevede, inoltre, la realizzazione di un nuovo soppalco con accesso dal bar, la creazione di servizi igienici dedicati ai disabili a piano terra e per gli altri utenti al piano soppalcato.
Ad ottobre è previsto l’inizio dei lavori che saranno completati presumibilmente verso la metà del 2019. Il progetto “Restauro e valorizzazione di Palazzo Te” renderà più funzionali degli spazi dedicati al bar e al bookshop e delle Fruttiere. L’intervento è stato finanziato nel Piano Strategico “Grandi progetti Beni Culturali” dal Mibact per una somma di 2 milioni di euro.