Cerca di vendere su Subito.it ma viene truffata dall'acquirente
E' stata denunciata dai Carabinieri di Asola C.C. 24enne, residente in provincia di Firenze, responsabile del reato di truffa.

I Carabinieri della Stazione di Asola, a conclusione di attività d’indagine, hanno denunciato in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Mantova, C.C. 24enne, residente in provincia di Firenze, responsabile del reato di truffa.
Cerca di vendere parti di una piscina su Subito.it ma viene truffata: denunciata un 24enne
La vicenda risale a qualche settimana prima quando una donna, residente ad Asola, si è rivolta alla locale Stazione Carabinieri per denunciare una truffa subita on-line. Raccontava, con dovizia di particolari, di aver inserito nel sito “Subito.it” un annuncio di vendita di parti di piscina interrata, di modesto valore, e di essere stata contattata lo stesso giorno da una donna, con accento italiano, interessata all’acquisto
quanto prima possibile.
Truffata per 750 euro
La donna, soddisfatta dell’affare che stava per concludere, ha pattuito con l’acquirente le modalità di pagamento dei ricambi, accordandosi per la cifra di 750 euro.
Ed è proprio in questa fase che è iniziato il raggiro da parte del fantomatico acquirente. Questa, infatti, ha riferito alla venditrice che grazie alle nuove tecnologie avrebbe ricevuto la somma pattuita direttamente sulla sua carta bancomat e, che per effettuare tale operazione, doveva recarsi presso il più vicino sportello bancomat per poi, telefonicamente, ricevere indicazioni su come effettuare l’operazione.
La donna, convinta anche dai modi gentili e garbati dell’interlocutrice, si è recata presso uno sportello Atm dove ha contattato telefonicamente C.C., che l'ha invitava ad inserire la carta bancomat nell’apposito lettore per poi pilotarla nell’effettuare tutta una serie di operazioni.
L'amara scoperta
Dopo aver salutato e pure ringraziato l’acquirente, la venditrice ha consultato la ricevuta dell’operazione effettuata constatando, amaramente, che in realtà aveva effettuato tre ricariche su una carta prepagata del valore di euro 750 e non l’accredito della somma di denaro.
I Carabinieri ricordano che si tratta di una pratica ormai collaudata, un’operazione che in realtà consente al falso acquirente di farsi accreditare l’importo sulla sua carta prepagata e di intascare illecitamente i soldi.