CRONACA

Caso di legionellosi: donna ricoverata in ospedale e accertamenti dell'Ats

La conferma arrivata dal nosocomio cremonese all'Agenzia di tutela della salute. Proprio negli ultimi giorni anche disinfezioni del Comune

Caso di legionellosi: donna ricoverata in ospedale e accertamenti dell'Ats
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Riscontrato un caso di legionellosi a Marcaria: una donna ricoverata all'ospedale Oglio Po di Casalmaggiore. Accertamenti in corso da Ats.

Caso di legionellosi: donna in ospedale

Un caso di legionellosi è stato riscontrato a Marcaria nel corso degli ultimi giorni. Una donna residente nel territorio comunale è ricoverata all'ospedale Oglio Po di Casalmaggiore, in provincia di Cremona.

Nel nosocomio la paziente è stata sottoposta a specifici esami che hanno dato esito positivo e i risultati sono stati immediatamente trasmessi all'Ats Val Padana.

Al momento non è chiaro come la donna sia stata contagiata dal batterio. La paziente in ogni caso vivrebbe in un'abitazione privata e non in una struttura comunitaria, come potrebbe essere ad esempio una casa di riposo.

Le sue condizioni cliniche sarebbero stabili ed è tenuta attentamente monitorata dal personale ospedaliero.

Scattano gli accertamenti dell'Ats

L'Ats ha ricevuto gli incartamenti dall'ospedale Oglio Po nella giornata di lunedì 28 aprile 2025 e ha subito avviato tutti gli accertamenti del caso. L'obiettivo è ricostruire l'accaduto e fare luce su come la donna sia stata contagiata dal batterio.

La sede dell'Ats Val Padana in via Dei Toscani a Mantova
La sede dell'Ats Val Padana in via Dei Toscani a Mantova

Nel frattempo proprio nel corso degli ultimi giorni al Comune di Marcaria è arrivata la segnalazione di alcune positività al batterio della legionella, riscontrate in impianti pubblici. Sono di conseguenza scattate le procedure di disinfezione. Tra le positività evidenziate al Comune e il caso della donna ricoverata a Casalmaggiore, in ogni caso, al momento non sarebbe possibile stabilire una correlazione.

Cos'è la legionellosi

Come riporta la sezione dedicata del sito di Ats Val Padana, la legionella è un batterio che si moltiplica in ambienti acquatici tra i 20 e i 50 gradi. Al di sotto dei 20 gradi la legionella non cresce e pertanto non è pericolosa. Di norma l’acqua fredda dei rubinetti di abitazioni, scuole, ospedali, alberghi e via dicendo, esce ad una temperatura inferiore ai 20 gradi.

Può colpire le vie respiratorie provocando un’infezione polmonare potenzialmente grave se le condizioni di salute sono già precarie. Il contagio avviene solo per inalazione di minuscole gocce (aerosol) di acqua contaminata.  L’infezione non si trasmette da persona a persona, né bevendo acqua anche se contaminata. L’acqua del rubinetto, dunque, può essere bevuta tranquillamente.

Il batterio può sopravvivere e moltiplicarsi ad esempio nelle tubature con scarso flusso di acqua (poco utilizzate), nel materiale che si accumula come biofilm sulle superfici interne delle condutture e delle guarnizioni, nel calcare e nella ruggine di tubature, nei rompigetto di docce, vasche, vasche idromassaggio e rubinetti, negli impianti idrici con tubi da irrigazione per giardini, negli impianti di condizionamento.

Per evitare problemi è possibile ad esempio far scorrere l’acqua per qualche minuto prima dell’uso almeno due volte al mese raggiungendo i 50-60 gradi centigradi o evitare ristagni di acqua.

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