Casaloldo

Brucia rifiuti (anche pericolosi) in campagna: individuato e denunciato dai forestali

I militari notato una colonna di fumo e trovano la zona dove è stato appiccato il fuoco: nei l'agricoltore proprietario del terreno

Brucia rifiuti (anche pericolosi) in campagna: individuato e denunciato dai forestali
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Denunciato a Casaloldo dai carabinieri forestali di Castiglione delle Stiviere un agricoltore che stava bruciando rifiuti (anche pericolosi).

Colonna di fumo nero in campagna: arrivano i Cc

Hanno visto un'alta colonna di fumo nero che si alzava dai campi nei dintorni di Casaloldo e hanno così deciso di intervenire. Nel giro di pochi minuti i carabinieri forestali di Castiglione delle Stiviere, che stavano tenendo monitorato il territorio dell'Alto Mantovano, hanno trovato la causa del fumo.

In una zona di campagna, nei pressi di una corte agricola, era in corso un incendio di medie dimensioni. Dopo le procedure del caso, il proprietario del terreno, un agricoltore, è stato individuato e denunciato per smaltimento illecito di rifiuti mediante combustione.

Inoltre i forestali hanno informato l'amministrazione comunale ai fini dell'emissione dell'ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi, cui il trasgressore è obbligato. La pena per questo tipo di reato è quella della reclusione da 3 a 6 anni.

Dalle ramaglie ai fusti di plastica

Non appena intervenuti i carabinieri forestali hanno provveduto a contenere e spegnere le fiamme. Nel rogo, come appurato dai militari, stava bruciando di tutto un po': sia "inoffensivi" rami e ramaglie, ovvero materiale vegetale, ma anche flaconi di plastica, bancali di legno trattato, vasi in terracotta, parti di micro-elettrodomestici e confezioni di fitofarmaci vuote.

Incendi molto pericolosi per ambiente e salute

La combustione di rifiuti che non siano costituiti da semplici residui di attività agricole e forestali in piccole quantità, è sempre un reato, punito severamente dalla legge per il pericolo che incendi di questo tipo rappresentano per la salute pubblica, a causa dell’emissione di sostanze potenzialmente molto velenose, come le diossine, ed in modo particolare in un territorio, quello della Pianura Padana, contrassegnato da indici della qualità dell’aria estremamente critici.

Commenti
Pino

1 su 1000 viene beccato per causa mancanza di controlli. Gentaglia dall' abitudine comodamente diffusa per disfarsi di materiale di ogni genere nei campi nelle nostre zone. Utilizzando tecniche antinquinamento secondo direttive euro 7.....tanto ne beccano pochi e quelli che beccano pagano poco...per cui avanti con le norme euro 7....8...9 . Meno leggi , ma più controlli !!!!!!!

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