Bonifiche polo chimico accelerata sul risanamento del sito
Quindici progetti approvati, undici cantieri aperti sul 50% delle aree, per un costo totale di oltre 170 milioni di euro.
Bonifiche polo chimico: quindici progetti approvati tra il 2013 e gennaio di quest’anno e undici cantieri aperti sul 50% delle aree del polo chimico, quasi il 20% dell’intero Sito di interesse nazionale, per un costo totale di oltre 170 milioni di euro.
Bonifiche polo chimico: accelerata
I procedimenti di risanamento del Sito di interesse nazionale (Sin) hanno subìto quell’accelerata per troppo tempo rinviata a causa di infiniti contenziosi legali e pratiche burocratiche. Tre gli step previsti: l’individuazione del tipo di contaminazione, l’analisi di rischio per focalizzare gli obiettivi della bonifica e la progettazione di bonifica o messa in sicurezza. Ad oggi, sulle analisi delle geolocalizzazioni fornite dagli enti, si può stimare che sia stato analizzzato quasi il 90% del Sin, che si estende per quasi 11 chilometri quadrati, di cui 3,5 nel polo chimico, 4,5 in zona Vallazza e aree umide e 3,5 nei laghi. Le bonifiche in atto coprono poco meno del 20% del Sin e quasi la metà del polo chimico: nelle restanti aree sono in corso le procedure di analisi di rischio o di progettazione della messa in sicurezza o risanamento.
Report del Comune
A scattare un’istantanea delle bonifiche aggiornata al 2018 è il “Report sullo stato d’attuazione dei programmi di tutela ambientale” elaborato di recente dal settore Ambiente del Comune, sulla base dei dati Arpa e del ministero dell’Ambiente. Dal report emerge che i progetti in corso riguardano: Conca di Valdaro, Ies (messa in sicurezza della falda), Enipower (bonifica della falda), Versalis/Syndial (in tutto 5 bonifiche compresa la collina dei veleni); Colorificio Freddi (messa in sicurezza); ex punto vendita carburante di Eni (bonifica terreni)
Gli interventi in corso
Grazie all’accordo di programma del 12 maggio 2016 il ministero ha messo a disposizione 1,2 milioni per la caratterizzazione del sottosuolo del Colorificio Freddi attuata dal Comune di Mantova in sostituzione del privato inadempiente. Le indagini georadar iniziate nell’ottobre scorso hanno evidenziato 8 anomalie significative nel sottosuolo potenzialmente riconducibili a serbatoi o vasche interrate. Di qui l’avvio di nuovi rilevamenti con sonde soil gas per accertare la presenza di contaminanti volatili e a breve si procederà con trincee esplorative e messa in opera di piezometri. Il nuovo accordo di programma ha poi appena stanziato altri 3 milioni per il successivo intervento di bonifica.
Progetto Ies
A settembre 2017 sono stati ultimati i lavori previsti dalla fase 1 del progetto Ies di Messa in sicurezza (Miso) della falda. A gennaio di quest’anno, il ministero ha approvato due nuovi interventi targati Ies: analisi di rischio sanitario e ambientale e Miso fase 2 che scatterà entro giugno e porterà a 79 la barriera di pozzi risucchia-veleni.
La collina dei veleni
Passando al gruppo Eni, Syndal sta procedendo alla bonifica della cosiddetta “collina dei veleni” dove le attività di scavo e rimozione di materiali contaminati proseguiranno fino al 2022. Dal canto suo Enipower sta bonificando due aree con contaminazione di Policlorobifebili (Pcb) e la falda sottostante le aree di proprietà. Versalis a partire dal 2012 ha presentato al ministero 6 progetti di bonifica per un investimento totale di 71 milioni di euro: si va dall’intervento su terreni e acqua di falda (che dovrebbe concludersi nel 2028), alla rimozione di vasche interrate ai tempi di Montedison, dall’ex sala celle ai rifiuti sotterrati nell’area B+I.
Conca di Valdaro
Risulta infine quasi completata la bonifica, realizzata dalla Provincia, delle aree interessate dalle operazioni di scavo per il completamento e l’apertura della conca di Valdaro. Intanto Belleli Energy ha concluso caratterizzazione e analisi di rischio delle aree di sua proprietà così come Cb Trafilati (ex Itas) ha proceduto a rimuovere tre serbatoi interrati dismessi.
Bonifiche made in Mantova
E’ del mese scorso il via libera del ministero dell’Ambiente alle bonifiche made in Mantova, grazie allo sblocco dei 16 milioni di finanziamenti pubblici stanziati con l'accordo di programma per le bonifiche siglato nel 2013. Una cifra senza precedenti che sarà in gran parte (9,2 milioni) destinata al ripristino ambientale del fondale dei laghi e del Basso Mincio, operazione che il Comune si è candidato a gestire direttamente.
Nuovi interventi in programma
Il nuovo accordo prevede altri 5 interventi: 3 milioni di euro serviranno per completare la bonifica dell’ex industria Colori Freddi San Giorgio. Altri tre saranno impiegati per l’analisi di rischio ed eventuale bonifica di terreni e acque di falda di Corte Le Betulle. Circa 300mila euro sono poi destinati al monitoraggio, chiesto dal ministero, di aria e gas interstiziali lungo la ciclabile di via Brennero. 620mila euro andranno alle indagini in aree residenziali e agricole di confine e altri circa 500mila per misure di prevenzione rese necessarie in seguito ad analisi di rischio.