Era circa mezzanotte e mezza quando è arrivata la chiamata al 112. A segnalare la situazione è stato un residente del comune di Guidizzolo, preoccupato per alcuni messaggi ricevuti dal vicino di casa. Secondo quanto riferito all’operatore della centrale operativa dei Carabinieri di Castiglione delle Stiviere, l’uomo gli avrebbe confessato di voler compiere un gesto estremo impiccandosi con una corda.
L’intervento
L’operatore, mantenendo il sangue freddo, ha attivato una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile, inviando i militari all’indirizzo segnalato. Nel frattempo ha tentato invano di contattare telefonicamente il soggetto, ma senza ricevere risposta.
La pattuglia dei Carabinieri ha raggiunto il comune con lampeggianti e sirene accese, arrivando alla palazzina e mettendosi in contatto con il cittadino che ha richiesto l’intervento. L’uomo era però barricato in casa, con porta e finestre chiuse, motivo per cui sono stati allertati i Vigili del Fuoco.
Le tempistiche ristrette hanno portato i militari ad agire nell’immediato, evitando di attendere l’arrivo dei pompieri. I Carabinieri, trovando una scala in alluminio, decidono di intervenire subito, raggiungendo una pensilina a circa 3 metri di altezza, vicina alla finestra chiusa. All’interno, il 39enne aveva già compiuto il gesto disperato, rimanendo sospeso con il cappio al collo.
Il salvataggio
I militari hanno quindi deciso di rompere la finestra per accedere all’interno dell’abitazione, dividendo i compiti: uno ha sorretto il corpo, l’altro ha reciso la corda fissata alle travi. L’uomo respirava a fatica e i Carabinieri, formati in primo soccorso, gli hanno liberato le vie aeree e lo hanno adagiato in posizione laterale di sicurezza, in attesa del personale sanitario, salvandogli la vita.
All’interno dell’appartamento è stato trovato un manoscritto: il gesto sarebbe legato a problemi sentimentali. Il 39enne, che vive da solo, è stato trasportato in condizioni di media gravità all’Ospedale Civile di Mantova, con ambulanza e automedica del personale sanitario, giunto tempestivamente sul posto per prestare le prime cure.
L’emozione dei Carabinieri
Dopo le concitate manovre, i due si sono dati il cinque e, seppur visibilmente provati, sono risultati soddisfatti dell’operato, avendo salvato una vita. Successivamente, nonostante le forti sensazioni, sono semplicemente rientrati in auto – ancora con i lampeggianti accesi – e hanno ripreso il servizio, comunicando l’esito dell’intervento alla centrale operativa.
Dopo essersi stretti la mano, hanno quindi ripreso il turno di lavoro e, una volta concluso, hanno raggiunto la caserma, orgogliosi del servizio svolto.