Banda dei cileni: sgominata gang di ladri tra Mantova e Milano

Beccati per un furto ai danni di un corriere Bartolini. Sequestrata merce per 10mila euro.

Banda dei cileni: sgominata gang di ladri tra Mantova e Milano
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Banda dei cileni: sgominata gang di ladri di abbigliamento e oggetti di lusso. Un arresto e quattro indagati tra Mantova e Milano.

I corrieri nel mirino

Organizzatissimi tra telefoni cellulari, attrezzatura del mestiere, travestimenti e appostamenti. La polizia locale di Mantova in collaborazione con la questura di Mantova e il commissariato di polizia Villa San Giovanni di Milano hanno sgominato la banda dei cileni, una gang composta da sudamericani dedita, per lo meno, ai furti ai danni dei corrieri. Due gli episodi verificatisi in centro a Mantova che hanno fatto finire la banda nel mirino delle forze dell'ordine: il furto di uno zaino lasciato su un tavolino, avvenuto il 5 dicembre 2018, e il furto di tre pacchi dal furgone di un corriere Bartolini, il 14 novembre 2018. Proprio nel caso del corriere Bartolini, quest'ultimo ha sporto denuncia ai carabinieri che hanno inoltrato la segnalazione alla procura di Mantova, la quale ha incaricato delle indagini la polizia locale. Per il furto dello zaino invece ha proceduto la questura.

Telecamere e telefoni tradiscono la gang

Polizia locale e agenti della questura si sono subito messi al lavoro e, nel corso delle indagini, le due forze dell'ordine si sono ben presto rese conto di essere al lavoro sugli stessi soggetti. Visionate le telecamere di videosorveglianza di piazza Cavallotti e delle vie limitrofe del centro, polizia locale e questura hanno individuato i vari componenti la banda dei cileni. Le forze dell'ordine hanno anche controllato e incrociato tra loro i dati di alcune utenze telefoniche attive negli istanti dei due furti, scoprendo come i cellulari si chiamassero tra di loro in quegli stessi istanti e a pochi metri di distanza gli uni dagli altri. In particolare, decisivo per le indagini è stata un'ammaccatura sul furgone bianco, riconosciuto poi nelle telecamere di accesso alla città con tanto di targa usata per identificarne il proprietario.

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Il furto ai danni del corriere: la ricostruzione

Polizia locale e questura, grazie a telecamere e dati telefonici, hanno così potuto verificare momento per momento il furto ai danni del corriere Bartolini, messo a segno il 14 novembre 2018. Quando il corriere arriva in piazza Cavallotti, a poca distanza si trova un furgone bianco. A terra, invece, il "palo" che controlla i movimenti del corriere. Una volta che questi scende dal proprio mezzo e si allontana a sufficienza, il "palo" dà il via libera ai complici sul furgone bianco. Da qui scende un soggetto, vestito come se fosse lui stesso un corriere, che in pochi istanti riesce ad aprire il cassone del mezzo di Bartolini. Sale e in pochi istanti scarica tre scatoloni, che poi porta via, allontanandosi a piedi, con un carrellino tipicamente usato dai corrieri. Dopo poco viene raggiunto anche dal "palo" e dal furgone bianco. Il corriere (in questo caso quello vero), al ritorno al proprio mezzo scopre il furto che viene poi denunciato.

Il furto dello zaino: la ricostruzione

Anche nel caso nel furto dello zaino, ad entrare in azione sono gli stessi soggetti. I due, disposti sui due lati della strada, quando si accorgono dello zaino lasciato sul tavolino di un bar, parlano alcuni istanti al cellulare ed entrano in azione: uno dei due si avvicina al tavolino, si impossessa dello zaino e poi se ne va per venire poi raggiunto dal complice.

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Rintracciati a Milano: perquisizioni e denunce

Le indagini della polizia locale e della questura hanno consentito alla fine di identificare i soggetti: si tratta di quattro persone - tre di nazionalità cilena e uno di nazionalità americana - tutte residenti dalle parti di Sesto San Giovanni. Qui gli agenti del commissariato Villa San Giovanni hanno dato il via alle perquisizioni domiciliari. Gli agenti, nelle varie abitazioni, hanno trovato qualcosa come un centinaio di telefoni cellulari usati dai malviventi e, in uno degli alloggi, merce e materiale vario per un valore di circa 10mila euro: borse, valigie, occhiali da sole, indumenti e via dicendo. Un vero e proprio bazar. Uno dei soggetti si è dapprima identificato come peruviano, ma la sua vera identità è stata scoperta in un secondo momento quando i suoi documenti sono stati trovati in una delle altre abitazioni perquisite. Pure lui cileno, sul suo capo pendeva un mandato di cattura ed è quindi stato arrestato. Nel corso delle perquisizioni sono stati trovati anche il furgone bianco e il carrellino usati per il furto ai danni del corriere in centro a Mantova.

Chi sono i componenti della banda dei cileni

A finire nel mirino delle forze dell'ordine quattro soggetti. Si tratta di C.J.A. classe 1996, proprietario del furgone, indagato per complicità nei furti aggravati e per favoreggiamento per aver dato ospitalità a G.G.C.H., quest'ultimo arrestato perché latitante e con documenti falsi; lo stesso G.G.C.H. classe 1968, autore materiale dei fatti, quindi indagato per furti plurimi aggravati in concorso, per falsa attestazione e ricettazione (aveva documenti peruviani falsi); M.C.V.S. classe 1970, autore materiale dei fatti, quindi indagato per furti plurimi aggravati in concorso. G.M.W.A. classe 1973, indagato perché presunto autore dei fatti quindi furti in concorso plurimi e aggravati.

 

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