Baby gang di rapinatori sgominata dai Carabinieri: avevano rapinato 4 coetanei
Operava individuando dei coetanei e, dopo averli accerchiati, con la minaccia di un coltello, pretendeva la consegna di denaro.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mantova, al termine di prolungate indagini, sono riusciti ad individuare il gruppo di giovani che nella serata del 22 giugno 2021, tra Piazza Arche e Piazza Bertazzolo, si sarebbero resi protagonisti di plurime rapine ai danni di almeno quattro ragazzi, di cui due minori.
I Carabinieri di Mantova hanno individuato una baby gang di rapinatori
La gang, secondo la ricostruzione delle vittime, operava individuando dei coetanei e, dopo averli accerchiati, facendo leva sulla supremazia numerica e con la minaccia di un coltello, pretendeva la consegna di denaro.
A due vittime, in quel frangente assieme, era stata rubata la somma complessiva di quaranta euro, mentre le altre due, nonostante avessero riferito di non avere con se del denaro, erano state lasciate andare via soltanto dopo essere state arbitrariamente perquisite.
I Carabinieri hanno ascoltato tutte le vittime
Per ricostruire i singoli episodi i militari, dopo aver raccolto le testimonianze delle parti offese, alcune delle quali non erano intenzionate a sporgere denuncia e rendere alcuna dichiarazione, e di alcuni presenti, hanno quindi acquisito ed analizzato i filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona che, ancorché non hanno ripreso i luoghi dei crimini, hanno comunque consentito di individuare la baby gang e indirizzare così le successive attività informative ed investigative.
Una volta associato un nome e cognome ad ogni singolo volto dei componenti del branco, composto tutto da minorenni italiani (tra cui due ragazze), le singole vittime, chiamate a riconoscere i vari autori, hanno confermato gli indizi raccolti dai carabinieri.
Non è da escludere che nella stessa serata si possano essere verificati ulteriori episodi non denunciati.
I minori, di cui due vantano già precedenti contro il patrimonio, dovranno rispondere alle accuse della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia.