Avvocatessa e "sentinella" mantovana: "L'omosessualità è un disturbo psichiatrico, non possono lavorare con i minori"

Pesanti affermazioni da parte di un'avvocatessa mantovana che si è resa protagonista di un botta e risposta social con un educatore omosessuale.

"I gay sono malati psichiatrici"

L'avvocatessa ha reso noto attraverso i suoi social che avrebbe preso parte alla manifestazione contro il disegno di legge Zan-Scalfarotto che inasprisce le pene per i reati di omofobia. Coloro che si schierano contro il provvedimento fanno parte delle "Sentinelle in piedi". La donna ha sostanzialmente asserito che l'omosessualità è una malattia psichiatrica (curabile) e che i gay non possono stare a contatto con i minori in quanto rischiano di trasmettere tendenze omosessuali ai bambini. Ha poi puntualizzato come l'universo gay rappresenti una minoranza che si deve adeguare alla maggioranza considerata da lei "sana".

Il botta e risposta

Un giovane omosessuale di Quistello ha deciso di rispondere a queste affermazioni, portando la propria esperienza in veste di educatore e spiegando all'avvocatessa quanto apprezzamento avesse ricevuto da parte di bambini, colleghi e genitori durante il suo percorso professionale. Il tenore delle risposte da parte della donna, però, si è mantenuto il medesimo sottolineando la necessità di tutelare i bambini da determinati modelli e il valore della famiglia tradizionale.

Si finisce in tribunale

L'educatore ha quindi deciso di salvare la conversazione avvenuta con l'avvocatessa e di rendere pubblici gli screenshot con le affermazioni della donna. La vicenda proseguirà quindi legalmente. Grande solidarietà social per il giovane, mentre una pioggia di critiche sono piovute all'indirizzo della donna.