Asst e San Clemente integrazione: endoscopia digestiva al Poma
Attivato il nuovo ambulatorio, dal primo ottobre le prestazioni passano dalla casa di cura all’ospedale.
Asst e San Clemente: integrazione tra le due strutture.
Asst e San Clemente
Dal primo ottobre prende avvio la seconda fase della collaborazione tra ASST Mantova e Casa di Cura San Clemente: con l’attivazione di un nuovo ambulatorio di Endoscopia Digestiva, l’Ospedale Carlo Poma è pronto ad accogliere pazienti ricoverati, pazienti esterni e pazienti in screening provenienti dalla Casa di Cura San Clemente. La Struttura Semplice Dipartimentale di Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva, diretta da Stefano Pilati, ha messo a punto gli aspetti organizzativi e gestionali per rispondere alle richieste di esami, dai più semplici ai più complessi che la casa di Cura San Clemente invierà all’ospedale di Mantova.
Condivisione di percorsi clinici
Si attiva quindi una rete che ha come presupposto la condivisione di percorsi clinici e assistenziali tra i medici delle due strutture, assicurando ai pazienti un approccio diagnostico e terapeutico univoco, qualificato e tempestivo. La vicinanza delle due strutture permette anche di ridurre al minimo il disagio dei pazienti ricoverati che verranno trasportati e non avranno lunghi tempi di percorrenza e di sosta in attesa dell’esame. Per gli utenti esterni che abitualmente si rivolgono alla Casa di Cura San Clemente, nel periodo da ottobre a dicembre 2018 sono state predisposte agende che permettono di prenotare l’appuntamento direttamente nel reparto di Endoscopia dell’Ospedale Carlo Poma senza ulteriori adempimenti aggiuntivi; sono mantenuti gli stessi orari e il numero di posti per esami già garantiti al San Clemente. I cittadini che accedono alla Casa di Cura San Clemente potranno facilmente prenotare e avere le informazioni sulla preparazione e sulla documentazione da portare e l’indicazione dell’ambulatorio al quale presentarsi.
Graduale passaggio
Questo periodo di avvio permetterà ad ASST e alla Casa di Cura San Clemente di affrontare con gradualità il passaggio di attività e di non alterare l’offerta complessiva di prestazioni erogabili; la condivisione dei percorsi diagnostico terapeutici porterà a una crescita qualitativa di competenze professionali a vantaggio dei pazienti e di appropriatezza a beneficio dell’efficienza del sistema sanitario.
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