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Arresti anche a Mantova: chiusi quattro locali della movida milanese "lavatrici" della 'ndrangheta

Misure cautelari per i 14 soggetti indagati per intestazione fittizia di attività commerciali, estorsione, truffa e traffico di rifiuti

Arresti anche a Mantova: chiusi quattro locali della movida milanese "lavatrici" della 'ndrangheta
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Le operazioni vedono l’impiego di oltre 80 unità tra finanzieri, agenti della Polizia Locale e Carabinieri Forestali. Guarda il filmato dell'intervento:

Maxi operazione contro la 'Ndrangheta anche a Mantova

Prosegue dalla prima mattinata di oggi, lunedì 15 aprile, un'ampia operazione condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia Locale di Milano ma anche dai Carabinieri del Comando Unità Forestali che ha portato all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 14 indagati appartenenti a un sodalizio mafioso 'ndranghetista.

La custodia cautelare è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano e gli arrestati sono stati accusati di svariati reati come l'infiltrazione in locali e lo smaltimento illecito dei rifiuti, tutti aggravati dal metodo mafioso. Le operazioni sono state svolte anche in provincia di Mantova.

'Ndrangheta nei locali di intrattenimento

Le attività investigative hanno permesso di smantellare l'associazione 'ndranghetista che aveva come punto di riferimento la cosca Piromalli di Gioia Tauro (RC). Il gruppo operava principalmente in Lombardia utilizzando soggetti compiacenti come prestanome per eludere le leggi sulla prevenzione patrimoniale.

Tra le attività illecite del sodalizio l'intestazione fittizia di attività commerciali, estorsione, truffa ai danni di agenzie di lavoro interinale e traffico di rifiuti. In particolare, è emersa un'infiltrazione nel settore dei locali di intrattenimento nella movida milanese gestita da un soggetto affiliato alla cosca di Gioia Tauro.

Questi individui utilizzavano prestanome privi di esperienza imprenditoriale per gestire locali attribuiti loro fittiziamente.

Arresti anche nel Mantovano

Le operazioni vedono l’impiego di oltre 80 unità tra finanzieri, agenti della Polizia Locale e Carabinieri Forestali impegnati nell’esecuzione delle 14 misure cautelari personali, eseguite nelle province di Milano, Monza-Brianza, Varese, Pavia, Modena e Mantova, nonché di numerose perquisizioni presso private abitazioni risultate nella disponibilità degli indagati ed esercizi commerciali.

Durante l'operazione, sono stati sequestrati quattro locali ritenuti di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dagli amministratori di fatto. Alcuni dei locali sequestrati sono situati all’interno del “Mercato Comunale Isola”, struttura di proprietà del Comune di Milano e oggetto di concessione ad un raggruppamento temporaneo di imprese che, a loro volta, avevano dato in locazione degli spazi commerciali alle società destinatarie del provvedimento di sequestro.

Un locale di Mercato Comunale Isola

Oltre ai locali discariche in aree protette

Le indagini hanno anche rivelato l'utilizzo di discariche in aree protette e capannoni industriali abbandonati per lo smaltimento illecito di rifiuti. L'azione congiunta delle forze dell'ordine testimonia l'impegno costante nel contrastare la criminalità organizzata e proteggere la legalità economica e finanziaria del Paese.

La responsabilità degli indagati sarà accertata nel corso del procedimento penale, nel rispetto del principio di presunzione di non colpevolezza.

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