L'inseguimento

Anziana 78enne truffata a Viadana: "Ci dia 9mila euro o suo figlio finisce in carcere"

I truffatori sono due soggetti pluripregiudicati di 42 e 28 anni che si trovano ora agli arresti domiciliari

Anziana 78enne truffata a Viadana: "Ci dia 9mila euro o suo figlio finisce in carcere"
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Sospettando qualcosa di strano e non riuscendo a rintracciare il figlio, l'anziana ha deciso di recarsi alla stazione dei Carabinieri di Castellucchio per riferire quanto accaduto. I militari hanno poi rintracciato e arrestato i due malviventi.

Viadana, 78enne truffata da due malviventi

Nella giornata di venerdì 2 agosto 2024, i Carabinieri della Compagnia di Viadana hanno arrestato in flagranza di reato due soggetti pluripregiudicati di 42 e 28 anni per truffa in danno di anziani, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Fondamentale la prontezza di una 78enne del luogo che ha permesso di sventare la truffa.

Intorno alle ore 10 di venerdì, la donna ha ricevuto una telefonata sul suo telefono di casa da un uomo che si è presentato come l’avvocato Terzi. Il finto legale l’ha informata che suo figlio aveva provocato un grave incidente stradale investendo un pedone che ora necessitava di un intervento chirurgico urgente. Il figlio in pericolo, un grande classico.

"Ci dia 9mila euro o suo figlio finisce in carcere"

L’uomo ha aggiunto che, se il figlio non avesse pagato una somma di nove mila euro, sarebbe finito in carcere. Impaurita per la sorte del figlio, la 78enne ha chiesto cosa poteva fare e il truffatore le ha intimato di pagare quanto richiesto alle forze di polizia che si sarebbero recate presso la sua abitazione.

Precipitandosi a prendere i trecento euro in contanti che aveva in casa e tutti i valori in oro, poco dopo li ha consegnati a due soggetti che si sono presentati alla sua porta. Sospettando qualcosa di strano e non riuscendo a rintracciare il figlio, l'anziana ha deciso di recarsi alla stazione dei Carabinieri di Castellucchio per riferire quanto accaduto.

L'auto identificata e l'inseguimento

Mentre si trovava in caserma, ha continuato a ricevere chiamate da un numero sconosciuto. Erano i truffatori. Seguendo le indicazioni dei Carabinieri, la malcapitata ha risposto al telefono dicendo che stava per rientrare a casa con altro denaro, in quanto era stata in banca a prelevarlo.

Immediatamente, i militari hanno predisposto un servizio di osservazione nelle vicinanze della casa della signora. Grazie alle descrizioni fornite dalla vittima, sono riusciti a localizzare l’auto dei due malviventi che si stava allontanando in direzione Mantova. È iniziato così un inseguimento.

La rincorsa si è conclusa sulla tangenziale sud di Mantova in località Cerese dove, con l’ausilio di ulteriori pattuglie, i Carabinieri sono riusciti a bloccare l’auto. Durante le concitate fasi, l’autista è stato immediatamente bloccato mentre il passeggero è riuscito a fuggire nelle campagne limitrofe dopo aver aggredito uno dei Carabinieri intervenuti.

Agli arresti domiciliari

All’interno dell’auto, i militari hanno rinvenuto tutta la refurtiva che è stata successivamente restituita all’anziana vittima. La donna si è commossa nel ritornare in possesso dei suoi oggetti dal grande valore affettivo. Le ricerche del fuggiasco sono proseguite ininterrottamente fino alle 17 quando è stato localizzato vicino alla stazione ferroviaria di Mantova.

Dopo un inseguimento a piedi per le strade della città, anche lui è stato bloccato. Al termine di tutti gli accertamenti, i due soggetti, entrambi pluripregiudicati e provenienti dalla Campania, sono stati dichiarati in stato di arresto. Il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Mantova ha disposto che fossero condotti presso la casa circondariale virgiliana. Nella mattinata di lunedì 5 agosto 2024, il GIP ha disposto gli arresti domiciliari per i due malfattori presso le rispettive residenze.

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