Annuncio antizingari: De Marchi difende la capotreno, segnalatore minacciato sul web
Il ricercatore che ha segnalato l'accaduto ha subito svariati insulti e minacce sul web: compreso l'augurio di finire nei campi di concentramento.
Annuncio antizingari: l'opinione pubblica si spacca, la politica prende posizioni e al giovane segnalatore pesanti minacce.
Annuncio antizingari
L'annuncio "antizingari" continua a far parlare, spaccando l'opinione pubblica. “I passeggeri sono pregati di non dare monete ai molestatori. Scendete perché avete rotto. E nemmeno agli zingari scendete alla prossima fermata, perché avete rotto i c….”. E’ l’annuncio shock che hanno sentito pochi giorni fa i passeggeri del regionale che da Milano va a Cremona e Mantova. Da allora in molti, politici compresi, hanno preso posizioni contrastanti: difendendo o condannando il gesto.
La difesa di De Marchi
In questo scenario complesso arriva la proposta del consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Luca De Marchi. L'uomo ha infatti iniziato una raccolta di firme - ne sono state raccolte già una sessantina - sul suo profilo Facebook a favore della capotreno: "Chiediamo clemenza nei confronti della dipendente di Trenord, il personale di Trenord è esasperato dalle continue violenze che è costretto a subire sui treni da parte di bande di nomadi, immigrati e clandestini."
Insulti e minacce al segnalatore
Si chiama Raffaele Ariano ed è il ricercatore che martedì 7 agosto ha denunciato l’annuncio anti zingari sul regionale Milano-Mantova. Sui social sta ricevendo una valanga di insulti e minacce. In un primo momento sotto il post di Ariano i suoi amici e conoscenti si sono indignati per la vicenda. Ma poi il post del ricercatore del San Raffaele è stato condiviso sulla pagina ufficiale della Lega. “A causa sua – si legge su Lega Salvini Premier – la capotreno esasperata dai continui borseggi dei rom rischia il posto. Tu stai con la capotreno o con il denunciatore, Raffaele Ariano?” Da quel momento su Ariano si è abbattuta una vera e propria valanga di odio. C’è chi si limita agli insulti, anche piuttosto pesanti, chi gli augura la morte e chi si è lasciato andare a vere e proprie minacce.
La Capotreno
Nell'occhio del ciclone è finita anche la Capotreno responsabile di quella frase. La donna si è scusata, cercando di spiegare che quella frase è stato frutto di una situazione di esasperazione legata alla mancanza di sicurezza. "Ho tentato di difendere i miei passeggeri" queste le sue parole.
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