Ceppo H5N1

Allarme aviaria nel Mantovano, salgono a 8 i focolai nel territorio

Sette interessano allevamenti di galline e uno, già estinto, tacchini da carne

Allarme aviaria nel Mantovano, salgono a 8 i focolai nel territorio
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Nuovo allarme aviaria nel Mantovano: abbattute 30mila galline a Roverbella. Salgono a 8 i focolai individuati nel territorio.

Allarme aviaria nel Mantovano

Nel Mantovano, l’influenza aviaria continua a destare preoccupazione. Negli ultimi tre giorni, un nuovo focolaio del ceppo H5N1 è stato rilevato in un allevamento di Roverbella, portando le autorità sanitarie a disporre l’abbattimento di 30mila galline ovaiole. Con questo, salgono a otto i focolai registrati nel comune, sette dei quali interessano allevamenti di galline e uno già estinto riguardava tacchini da carne.

Le azioni per contenere il virus

Il dipartimento di Veterinaria dell’Ats Valpadana ha comunicato che due focolai sono stati già estinti ed entro breve tempo altri due saranno eliminati. Le zone di sorveglianza, estese per dieci chilometri, sono state attivate per monitorare eventuali nuovi casi e impedire ulteriori diffusioni del virus.

Si prevede che, in assenza di nuovi focolai, entro la prossima settimana la situazione possa essere completamente sotto controllo. Il monitoraggio serrato e le misure di abbattimento si inseriscono in una strategia necessaria per arginare la situazione, che ha già avuto pesanti conseguenze sull’economia locale.

Numeri preoccupanti

Dal primo caso rilevato nella provincia di Mantova il 7 novembre 2024, il bilancio è drammatico: oltre 1,5 milioni di capi abbattuti, tra galline ovaiole, tacchini da carne, polli e anatre. Solo a Roverbella, si contano più di 700mila animali eliminati per contenere l’epidemia.

Tra novembre e dicembre, altri nove focolai erano stati segnalati nei comuni limitrofi, come Canneto sull’Oglio, Ceresara, Goito, Guidizzolo e Marmirolo. Anche la fauna selvatica non è stata risparmiata: un caso di H5N1 è stato individuato in un fischione nel territorio di Casalromano, confermando l’ampia diffusione del virus.

Coinvolta anche la provincia di Verona

Oltre al Mantovano, si segnalano nuovi focolai anche in provincia di Verona. Per prevenire una possibile espansione, le autorità hanno attivato misure straordinarie di protezione e sorveglianza anche nei territori confinanti tra le due province.

Le autorità sanitarie e gli allevatori restano in massima allerta, mentre si attende di capire se le misure straordinarie adottate riusciranno a fermare la diffusione del virus, evitando ulteriori sacrifici nel patrimonio avicolo e salvaguardando la salute pubblica.

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