Attimi di paura

Aggressione a Borgo Virgilio, 35enne ruba il bancomat a una coppia e poi morde i carabinieri

Arrestato con l’accusa di rapina impropria, resistenza e violenza a pubblico ufficiale

Aggressione a Borgo Virgilio, 35enne ruba il bancomat a una coppia e poi morde i carabinieri
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Per entrambi i militari, i sanitari hanno stabilito prognosi rispettivamente di dieci e sette giorni. Ma prima di andare in ospedale, hanno perquisito l'esagitato che aveva addosso anche un coltello di venti centimetri.

Ruba un bancomat e morde i carabinieri

Attimi di paura nella serata di sabato 23 agosto 2025 a Borgo Virgilio, dove una coppia di 35enni è stata aggredita da un uomo armato di un coccio di vetro. L’aggressore, un coetaneo residente in paese, ha minacciato i due dopo un accesso diverbio, costringendoli a rifugiarsi in auto.

Secondo quanto ricostruito, il cittadino di origine ghanese avrebbe imposto con la violenza ai malcapitati di dargli il loro bancomat, pretendendo la restituzione di 540 euro per un presunto prestito mai saldato. Immediata la richiesta di aiuto al 112. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Borgo Virgilio, supportati da una pattuglia di Curtatone.

35enne arrestato a Borgo Virgilio

Ma non è finita qui perché quando sono arrivati i militari, durante le operazioni di identificazione, il 35enne ha reagito con estrema aggressività opponendo resistenza. È nata così una colluttazione con le forze dell'ordine nel corso della quale ha morso due Carabinieri alle mani, obbligandoli successivamente a ricorrere alle cure mediche.

Per entrambi i militari, i sanitari hanno stabilito prognosi rispettivamente di dieci e sette giorni. Ma prima di andare in ospedale, hanno perquisito l'esagitato. Addosso aveva la tessera bancomat sottratta alla coppia e un coltello di venti centimetri, di cui nove di lama.

Il coltello è stato posto sotto sequestro, mentre la carta è stata restituita ai legittimi proprietari. E il violento? È stato arrestato con l’accusa di rapina impropria, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la casa circondariale di Mantova dove si trova ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.