Aggrediti da un pitbull alla fermata dell'autobus, zio e nipote di 7 anni finiscono in ospedale

Dopo aver raccolto la denuncia del 32enne, si sono subito messi al lavoro per cercare di rintracciare il giovane.

Mantova, zio e nipotino aggrediti da un pitbull

Nel corso del primo pomeriggio di sabato 13 aprile, intorno alle 13, tra corso Libertà e piazza Cavallotti a Mantova, un brutto episodio ha coinvolto un bambino e lo zio. Entrambi sono stati infatti aggrediti da un pitbull e hanno avuto bisogno delle cure ospedaliere per via dei morsi subiti.

La zona in cui si è verificato l'attacco:

Il bambino di 7 anni stava aspettando l’autobus con il parente alla fermata di corso Libertà quando il grosso cane gli si è avvicinato minaccioso sfuggendo al controllo del giovane padrone che lo stava portando a spasso senza guinzaglio e senza museruola. L’animale ha attaccato il bimbo azzannandolo.

I morsi alle gambe e la fuga del padrone

Lo zio 32enne non è rimasto a guardare ed è subito intervenuto per difendere il nipotino. Quando si è messo in mezzo tra i due, però, si è trovato anche lui ad essere aggredito. Il pitbull l’hanno infatti morso più volte alle gambe ferendolo. Quando poi la sua furia si è placata, è tornato dal padrone che stava guardando la scena senza fare nulla.

Poi, nel timore di ripercussioni, il ragazzo è scappato via con il suo cane senza prestare soccorso ai due. I passanti, che hanno visto tutto quello che era successo, hanno subito chiamato i soccorsi e le forze dell’ordine. Sul posto è arrivata un’ambulanza della Croce Verde.

Trasportati in ospedale al Poma

Gli operatori hanno valutato le condizioni di zio e nipote e hanno deciso di trasferirli in ospedale al Poma di Mantova per le medicazioni e per ricevere tutte le cure del caso. Le ferite sono state considerate lievi dai soccorritori. Sul luogo dell’episodio anche la Polizia Locale di Mantova.

Purtroppo, del padrone del cane non c’era più nessuna traccia. Ma gli agenti sono fiduciosi. Dopo aver raccolto la denuncia del 32enne, si sono subito messi al lavoro per cercare di rintracciare il giovane. Le telecamere di videosorveglianza e le testimonianze dei presenti potrebbero aiutare a sciogliere il nodo della matassa e identificare lo sconsiderato padrone.