CRONACA

Aggredisce per l'ennesima volta la moglie, la figlia 12enne chiama i Carabinieri

L’intervento dei militari ha finalmente messo fine a una lunga scia di violenze domestiche

Aggredisce per l'ennesima volta la moglie, la figlia 12enne chiama i Carabinieri
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Un 43enne albanese è stato arrestato dai Carabinieri a Roverbella con l’accusa di maltrattamenti contro la moglie e le due figlie minorenni. Decisiva la telefonata al 112 della figlia più piccola, che ha permesso di interrompere una lunga serie di violenze domestiche.

La chiamata al 112

Una chiamata al 112 da parte della figlia minore ha permesso di porre fine a un incubo che durava da anni. I Carabinieri della Stazione di Roverbella hanno arrestato nei giorni scorsi un cittadino albanese di 43 anni, accusato, secondo l’ipotesi accusatoria, di maltrattamenti nei confronti della moglie convivente e delle due figlie minori.

L'intervento dei Carabinieri

Quando i militari sono giunti nell’abitazione, la scena che si sono trovati davanti era drammatica: la donna in lacrime, con lividi evidenti alle braccia e alle gambe, e le due figlie di 15 e 12 anni visibilmente scosse e terrorizzate.

Portata d’urgenza al pronto soccorso dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova, alla vittima è stata diagnosticata la frattura di un dito, ecchimosi diffuse da ripetute percosse e uno stato ansioso-depressivo reattivo, frutto di violenze subite da tempo. E' stata poi dimessa con una prognosi è di 45 giorni.

Maltrattamenti e lesioni personali

Raccolta la testimonianza della donna, i Carabinieri hanno immediatamente attivato la procedura prevista dal “codice rosso”, avvisando la Procura della Repubblica di Mantova che ha diretto le successive indagini. In breve tempo sono stati acquisiti numerosi elementi di prova a carico dell’uomo, a cui sono contestati i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.

Calci, pugni, minacce e insulti

Secondo quanto ricostruito, le violenze andavano avanti da anni: l’uomo avrebbe più volte aggredito la moglie, sei anni più giovane di lui, per motivi futili, colpendola con calci e pugni e sottoponendola a continue violenze psicologiche, fatte di minacce e insulti. Le due figlie, in più occasioni, avrebbero assistito alle aggressioni contro la madre.

Allontanato da casa

L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato trasferito presso la Casa Circondariale locale. Nella giornata odierna il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Mantova, su richiesta della Procura, ha convalidato l’arresto, applicando la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima e l’uso del braccialetto elettronico.

Nel rispetto della presunzione di innocenza, l’uomo resta indagato fino a un’eventuale condanna definitiva. L’intervento tempestivo dei Carabinieri ha permesso di mettere in sicurezza la donna e le figlie, ponendo fine a una situazione familiare insostenibile.