Mantova

A capo di un'organizzazione criminale per il traffico di migranti: arrestato

Il soggetto è stato rintracciato in un hotel in centro a Mantova. Ora rischia di 20 anni di carcere in Marocco

A capo di un'organizzazione criminale per il traffico di migranti: arrestato
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Era a capo di un'organizzazione per il traffico di migranti dal Marocco all'Italia: in arresto. E' stato trovato in un hotel in centro a Mantova.

Capo di un'organizzazione per il traffico di migranti: arrestato

Era a capo di un'organizzazione criminale dedita al traffico di migranti dal Marocco all'Italia, passando per la Turchia: ora è in arresto ed è in attesa di estradizione verso il Marocco, dove è stato emesso il provvedimento di cattura internazionale. L'uomo è stato rintracciato in un hotel nel centro di Mantova.

L'arresto è stato messo a segno dagli agenti della Squadra Mobile di Mantova, nella notte di mercoledì 10 luglio 2024, al termine di un’attività info-investigativa condotta in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale.

Contrasto all'immigrazione clandestina: 2 pluripregiudicati espulsi

Il provvedimento di cattura internazionale era stato emesso dalla Procura Generale del Re presso la Corte d’Appello di Casablanca, per i reati di immigrazione clandestina, commessi appunto nell’ambito di un’organizzazione criminale dedita al traffico di migranti.

Dal Marocco all'Italia passando per Turchia e Bulgaria

In particolare, nel 2023, la polizia della città di Meknes, ha smantellato una rete criminale dedita all’immigrazione clandestina dal Marocco all’Europa, attraverso la Turchia. Le indagini hanno rivelato che alcuni migranti marocchini provenienti dalla città di Moulay Driss Zerhoun (regione di Meknes) attraversavano clandestinamente le frontiere bulgare, passando per la Turchia. Il cittadino marocchino tratto in arresto risulterebbe ai vertici di quell'organizzazione criminale.

Uno scorcio del carcere di Mantova, in via Poma
Il carcere di Mantova in via Poma

Per il delitto in questione è prevista una pena massima di vent'anni.

Ora il soggetto si trova nella casa circondariale di Mantova, a disposizione della Corte d’Appello di Brescia territorialmente competente. L’arresto è stato convalidato e contestualmente è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere in attesa della definizione della procedura estradizionale.

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