25enne vendeva droga ai minorenni davanti alle scuole: 2 anni e 9 mesi di reclusione

Dal 2010 al 2015 ha ininterrottamente spacciato agli studenti di tutta Mantova.

25enne vendeva droga ai minorenni davanti alle scuole: 2 anni e 9 mesi di reclusione
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Pronunciata la sentenza di condanna per un ragazzo di 25 anni che vendeva droga ai minorenni di alcuni istituti di Mantova.

Il pm aveva chiesto 4 anni di reclusione

Il Pubblico Ministero Lucia Lombardo si aspettava una pena diversa, proporzionata a quella che aveva richiesto per il ragazzo che vendeva droga ai minorenni davanti alle scuole. Ma dai quattro anni di reclusione e 10mila euro di multa richiesti, il Tribunale di Mantova è sceso a due anni e nove mesi di reclusione perché gran parte degli episodi di spaccio contestati sono andati in prescrizione. Questa la pena per Michael Gallella, ragazzo di 25 anni condannato per spaccio di sostanze stupefacenti in un arco temporale che va dal 2010 al 2015.

Purtroppo prima che riuscissero a fermarlo, il condannato è riuscito a spacciare a molti giovani studenti di diverse scuole, in particolare a Lunetta.

Le scuole dove il 25enne vendeva droga ai minorenni

Si posizionava proprio davanti agli uffici scolastici, durante l'entrata e l'uscita dalla scuola, gli orari di maggiore affluenza, dove sapeva di poter incontrare nuovi e vecchi clienti. Ha continuato così per anni, specialmente davanti all'Enaip di Te Brunetti, attirando l'attenzione delle persone - per lui - sbagliate.
Tramite azione coordinata, gli agenti della Squadra Mobile e della volante e della Questura sono riusciti a reperire prove sufficienti da convincere il magistrato a chiedere il rinvio a giudizio e la recente condanna.

Le testimonianze e il processo

Sono state numerose e determinanti le testimonianze fornite dai tanti giovani clienti che si sono decisi a parlare.
Anche all'ultima udienza il 25enne che spacciava droga ai minorenni non era presente, come successo per tutto il resto del processo. Difeso da un avvocato di ufficio che si è rimesso alla decisione della Corte, è giunta impetuosa la decisione del giudice Enzo Rosina: due anni e nove mesi. Che vanno ad aggiungersi ad una precedente condanna a due anni per i medesimi reati. Quando si dice "il lupo perde il pelo ma non il vizio"...
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