22enne violento in manette dopo l'ennesima violenza in famiglia
Un altro caso di codice rosso e di violenza famigliare commesso tra le mura domestiche.

I Carabinieri di Asola nel tardo pomeriggio del 28 novembre 2020 hanno arrestato, su ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Mantova, un cittadino di origine marocchina classe 1998 ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, estorsione, lesioni personali e danneggiamento commessi nei confronti dei componenti della sua famiglia dal 2017 ad oggi.
22 in manette per maltrattamenti in famiglia
I fatti hanno inizio nel 2017, quando la famiglia del giovane arrestato trova il coraggio di rivolgersi ai carabinieri di Asola per raccontare le continue vessazioni subite da parte del figlio. Ai militari vengono raccontati con dovizia di particolari numerosi atteggiamenti vessatori, di minaccia e di danneggiamenti posti in essere dal figlio che, oziando e non cercando alcun tipo di lavoro per potersi sostenere, aveva iniziato a prendere soldi dalla famiglia che già viveva in precarie condizioni economiche.
In numerosi aneddoti raccontati ai Carabinieri il figlio rincasava ubriaco e prendeva a calci ogni cosa che gli si presentava innanzi, spesso chiedeva con prepotenza soldi per andare a comprare da bere, ormai dipendente dagli alcolici.
Tornato dalla Germania sono ricominciate le violenze
Dopo la prima denuncia il figlio era emigrato in Germania per cercare lavoro ma, a causa dell'abuso di alcol, era stato licenziato ed era tornato in Italia verso i primi giorni di novembre venendo accolto dalla famiglia che pensava, erroneamente, fosse cambiato.
Una sera di qualche settimana fa la famiglia aveva infatti allertato il 112 chiedendo l'intervento di una pattuglia per fermare il giovane, completamente ubriaco e diventato violento nei confronti dei famigliari. A causa del forte stato di agitazione aveva creato paura e spaventato anche i minori presenti in casa.
L'intervento dei Carabinieri
I Carabinieri intervenuti, dopo aver riportato la calma, hanno provveduto a relazionare i fatti al comando di Asola che ha acquistato le notizie di interesse inoltrando immediata nuova comunicazione di reato all'autorità giudiziaria di Mantova che ha accertato le richieste investigative dell'arma asolana inoltrando al G.i.p. del tribunale di Mantova la richiesta di misura cautelare in carcere.
Il giovane, a seguito dei continui servizi di controllo predisposti dai militari di Asola, si è momentaneamente allontanato dal domicilio vagabondando nel territorio ma il pomeriggio del 28 novembre, nei pressi della stazione di Asola, durante mirate ricerche dei Carabinieri per trovarlo, il giovane è stato individuato e bloccato dopo essergli stato notificato il provvedimento di custodia cautelare in carcere.
Accompagnato in carcere
Il 22enne è stato quindi accompagnato presso il carcere di Mantova a disposizione dell'Autorità giudiziaria mantovana.
Un altro caso di codice rosso e di violenza famigliare commesso tra le mura domestiche risolto grazie al coraggio di una famiglia che per amore ha deciso di denunciare il figlio.
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