171 aziende mantovane controllate: tutte perfettamente in regola
Non sono state rilevate violazioni delle misure disposte per evitare il contagio.
Nel pomeriggio odierno si è tenuta una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduta dal Prefetto di Mantova, dott.ssa Carolina Bellantoni, finalizzata a stabilire procedure operative condivise per implementare il già efficace sistema di controlli sul rispetto delle misure e dei protocolli sanitari di prevenzione dal rischio di contagio da COVID-19 nelle aziende.
I divieti vigenti
Alla riunione hanno partecipato, oltre ai vertici provinciali delle Forze di Polizia, anche il Comune di Mantova, il Presidente della Provincia, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, il Dirigente dell’Ispettorato Provinciale del Lavoro, INAIL e ATS Val Padana. Con l’ultimo DPCM del 26.4.2020, il Governo ha, infatti, stabilito l’obbligo per le imprese di rispettare il protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro sottoscritto il 24 aprile 2020 con le parti sociali e l’analogo documento anch'esso sottoscritto nella stessa data per il lavoro nei cantieri. Il 20 marzo era stato inoltre firmato un protocollo di regolamentazione anche per il settore della logistica e del trasporto. La mancata attuazione dei protocolli che non assicuri adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. Spetta ai Prefetti, sempre secondo quanto previsto dal DPCM, assicurare l’esecuzione delle misure e monitorarne l’attuazione, avvalendosi delle Forze di Polizia con il concorso del Corpo dei Vigili del Fuoco, dell’Ispettorato nazionale del lavoro e del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro.
I controlli dei Carabinieri: aziende Mantovane senza macchia
Per tale ambito, concorre, inoltre, anche e soprattutto, ATS Val Padana, avendo compiti primari in materia di vigilanza sanitaria sui luoghi di lavoro. Per quanto riguarda il rispetto delle misure COVID-19, numerosi sono finora stati i controlli effettuati nel mondo produttivo e commerciale nella fase dell’emergenza. Nel periodo dal 16 al 26 aprile l’Arma dei Carabinieri ha controllato 171 aziende, per un totale di 722 persone, non rilevando violazioni delle misure, segnale questo incoraggiante sotto il profilo della sicurezza del lavoro. Ulteriori controlli e sopralluoghi sono stati effettuati dall’Ispettorato del lavoro e da ATS Valpadana, oltre che dalle Polizie Locali.
Risulta, ora, necessario implementare l’attività di vigilanza per garantire una graduale ripresa, in sicurezza, del lavoro nelle attività produttive e commerciali.
Nelle prossime settimane maggiori controlli
Nel corso dell’incontro, è stata decisa la programmazione delle attività, che si avvarrà anche dei risultati della mappatura sull’attuazione del protocollo del 14 marzo, migliorato da quello del 24 aprile, già disposta d’intesa tra Prefettura, Camera di Commercio e ATS Val Padana, che saranno noti il 30 aprile e che permetteranno di concentrare l’attenzione soprattutto sulle aziende che risulteranno meno virtuose.
Nella prima fase, tenuto conto della necessità di assicurare la più ampia adesione ai protocolli, le ispezioni, ferme restando le irregolarità riscontrate e non sanabili, avranno anche il fine di fornire la necessaria consulenza alle imprese che riprenderanno l’attività dopo una lunga chiusura. Le ispezioni potranno essere effettuate anche congiuntamente, mediante il consolidato sistema già in uso per il contrasto al lavoro nero, soprattutto nei casi in cui, per la rilevanza dell’attività produttiva, sia necessario procedere con approcci interdisciplinari in modalità task force. La settimana prossima sarà varata la programmazione degli interventi che partiranno entro il 10 maggio 2020.