L'analisi

Vinitaly chiude in crescita: oltre 97mila visitatori e la Lombardia brilla con sei vini d'eccellenza

+7% di presenze estere e un forte riconoscimento internazionale per i vini lombardi

Vinitaly chiude in crescita: oltre 97mila visitatori e la Lombardia brilla con sei vini d'eccellenza
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Bilancio positivo per la 57ª edizione di Vinitaly, che si è chiusa con oltre 97mila visitatori e una crescita del 7% delle presenze internazionali. Un risultato che conferma il forte richiamo della manifestazione veronese, anche in un contesto economico globale complesso. A fare da traino, come ogni anno, i grandi mercati di riferimento per l’export vinicolo italiano: Stati Uniti, Germania e Regno Unito hanno incrementato la loro partecipazione, rafforzando il legame con la capitale europea del vino.

La Lombardia del vino: un settore in piena salute

Presenza significativa anche per la Lombardia, rappresentata da oltre 150 aziende e quasi mille etichette in degustazione. Un settore regionale in ottima salute, che nel 2024 ha sfiorato il miliardo di ettolitri di produzione, di cui ben l’86% a denominazione di origine (Doc, Docg e IGP), 11 punti percentuali sopra la media nazionale. Un patrimonio enologico che guarda sempre più all’estero. Emblematica la storia di Ar.Pe.Pe., cantina valtellinese che esporta in 65 Paesi, fino all’Isola di Pasqua. Un’evoluzione che trova riscontro nei dati: negli ultimi 15 anni il valore dell’export lombardo di vino è passato da 176 a oltre 312 milioni di euro (dato 2022, fonte Centro Studi Unioncamere Lombardia su base Istat).

Il riconoscimento internazionale: sei vini lombardi nella lista di Wine Spectator

Il crescente riconoscimento della qualità dei vini lombardi è arrivato anche dal giudizio della stampa specializzata internazionale. Sei etichette regionali sono state selezionate dalla prestigiosa rivista Wine Spectator — la più influente del settore negli Stati Uniti e tra le più seguite al mondo — all’interno della lista delle 131 eccellenze italiane presentate a Vinitaly. Le selezioni, effettuate tra migliaia di campioni, si basano su un rigoroso processo di valutazione visiva, olfattiva e gustativa. Il risultato è una fotografia della migliore produzione enologica del Paese, con aziende di ogni dimensione e provenienti da ogni angolo d’Italia, accomunate da standard qualitativi di assoluto rilievo. Anche in questo contesto, la Lombardia si è distinta, confermandosi tra i territori di riferimento per l’eccellenza vitivinicola nazionale.

I sei vini lombardi d'eccellenza

Ecco le sei etichette lombarde che hanno conquistato l'attenzione di Wine Spectator:

  • ArPePe, Valtellina Superiore Grumello Buon Consiglio Riserva 2016
  • Bellavista, Extra Brut Franciacorta Alma Assemblage
  • Ca' del Bosco, Dosage Zéro Franciacorta Annamaria Clementi Riserva 2015
  • Conte Vistarino, Pinot Nero dell'Oltrepò Pavese Bertone 2018
  • Berlucchi Franciacorta, Franciacorta Franco Ziliani Riserva 2011
  • Nino Negri, Valtellina Superiore Inferno Vigna Ca' Guicciardi 2019

La visione dell'assessore regionale all'Agricoltura

“La Lombardia del vino ha imboccato la via della qualità, ha dichiarato Alessandro Beduschi, assessore all’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste di Regione Lombardia, inaugurando il padiglione al Vinitaly. “Vedo una grande capacità di innovare, di andare oltre gli ostacoli e di far sì che un processo produttivo che porta alla magia del vino possa essere apprezzato fuori dai confini nazionali con un aumento della reputazione dei vini lombardi nel mondo. La guerra dei dazi, ha concluso l’assessore, è da affrontare, consapevoli di una situazione dove prevale la qualità”.

Renato Pagani

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