La Provincia di Mantova ha approvato in linea tecnica il Documento di Fattibilità per il collegamento ciclopedonale Mantova-Olmolungo-Valdaro, puntando a una mobilità sostenibile tra città e polo industriale. Il progetto, stimato in 12,5 milioni, resta in attesa di finanziamenti.
Ciclopedonale dalla città di Mantova al Porto di Valdaro
Il Presidente della Provincia di Mantova, Carlo Bottani, ha dato il via libera in linea tecnica al Documento di Fattibilità delle alternative progettuali per il collegamento ciclopedonale che unirà Mantova con Olmolungo e Valdaro.
L’iniziativa rientra nell’aggiornamento del Piano dei Percorsi e delle Piste Ciclabili della provincia, un percorso partecipativo che ha coinvolto istituzioni locali e stakeholder del territorio per ridefinire il sistema della mobilità nella Grande Mantova.
Priorità strategiche
Secondo il decreto di Bottani, l’obiettivo è creare un modello di mobilità che privilegi percorsi sicuri e diretti tra comuni, facilitando spostamenti veloci verso scuole, centri commerciali e aree industriali, mentre in città si punta a garantire una ciclabilità diffusa e sicura. Tra le direttrici individuate come prioritarie spicca quella lungo la SP 28 e la SP 482, che collegherà Mantova con Olmolungo e Valdaro, poli produttivi in espansione.
Il Polo Logistico di Olmolungo e Valdaro, situato a est del Lago Inferiore e vicino a San Giorgio Bigarello, rappresenta un’area chiave per lo sviluppo economico della provincia. Grazie al Documento di Fattibilità, il collegamento ciclopedonale è considerato urgente per incentivare spostamenti sostenibili casa-lavoro, ridurre il traffico veicolare e promuovere la salute pubblica.
I costi
Il progetto ha una stima di spesa complessiva di 12,5 milioni di euro. Al momento non dispone di copertura finanziaria, ma l’approvazione in linea tecnica permette di candidarlo a futuri bandi legati alla mobilità dolce e agli investimenti per infrastrutture sostenibili.
Lo studio progettuale mira a realizzare un percorso ciclopedonale sicuro e diretto, integrando le reti ciclabili esistenti e future, favorendo l’accessibilità al polo produttivo anche per chi non possiede un mezzo privato. L’intervento si inserisce così in un quadro più ampio di decongestionamento del traffico e riduzione delle emissioni, costituendo un asse strategico per la mobilità intercomunale e l’intermodalità nella Mantova del futuro.