A Quingentole è stata posata la prima pietra (foto di copertina) per la modernizzazione della “Gronda Nord”, un’opera attesa da trent’anni che prevede il tombamento di 10 chilometri di canala obsoleta con una condotta interrata e smart. L’intervento, finanziato con 18 milioni di euro da Ministero e Regione, garantirà maggiore efficienza idrica per 5.700 ettari agricoli e migliorerà il paesaggio con la creazione di un futuro percorso ciclopedonale.
Via ai lavori per la nuova “Gronda Nord”
È stato presentato oggi, giovedì 27 novembre 20525, a Quingentole l’avvio dei lavori dell’intervento di tombamento della canala “Gronda Nord”, con la cerimonia di posa della prima pietra. Come riportato in un comunicato stampa di Regione Lombardia, all’evento hanno partecipato il Ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, l’assessore regionale Alessandro Beduschi, il presidente di ANBI Francesco Vincenzi e il presidente del Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga, Simone Minelli, insieme alle istituzioni e ai rappresentanti del mondo agricolo.
“Opera strategica”
“Si tratta – dichiara Alessandro Beduschi – di un’opera strategica e attesa da oltre trent’anni che segna l’apertura del cantiere irriguo più importante per l’Oltrepò Mantovano, con l’obiettivo di incrementare l’efficienza di un bacino di 5.700 ettari e quindi rendere ancora più efficiente e sostenibile l’agricoltura in uno dei distretti strategici della Lombardia”.
Il progetto
Il progetto prevede la demolizione di 10,47 chilometri della storica canala in cemento e la sostituzione con una moderna condotta interrata, superando le perdite e i frequenti disservizi causati dall’attuale canala opera ormai obsoleta.
L’innovazione non riguarda solo il tombamento, ma anche la tecnologia impiegata. Il nuovo sistema “smart” ottimizzerà drasticamente le operazioni di irrigazione: diciotto derivazioni principali saranno dotate di valvole di regolazione; saranno inoltre installati misuratori fotovoltaici per un controllo energetico sostenibile e un avanzato sistema di telecontrollo permetterà una gestione remota e precisa dell’acqua. Il sistema servirà circa duecento proprietà agricole attraverso cinquanta-due prese aziendali dedicate.
Sul fronte finanziario, l’opera conferma un impegno congiunto particolarmente rilevante, che vede il contributo di MASAF (16 milioni di euro), Regione Lombardia (2 milioni di euro) e Consorzio Terre dei Gonzaga (82milioni euro).
“Passaggio storico per il territorio”
I vantaggi del progetto vanno oltre la mera efficienza irrigua. L’assessore Alessandro Beduschi ha evidenziato come l’intervento migliori la capacità idrica e riduca drasticamente le perdite d’acqua, ma ha anche aperto la strada a benefici ambientali e paesaggistici. Lungo i tratti riqualificati, si creeranno le condizioni ideali per lo sviluppo futuro di un percorso ciclopedonale, valorizzando il territorio.
“La posa della prima pietra – conclude Alessandro Beduschi – rappresenta un passaggio storico per questo territorio. Con quest’opera miglioriamo la capacità irrigua, riduciamo drasticamente le perdite d’acqua e interveniamo su un’infrastruttura che attendeva da decenni una modernizzazione. La presenza del ministro Lollobrigida testimonia l’attenzione del Governo a questa parte di Lombardia e per un’agricoltura che continua a investire, innovare e guardare al futuro con concretezza”.

