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Vertice lombardo sulla sicurezza urbana: cinque proposte per riformare la Polizia Locale

I capoluoghi di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova uniti per una piattaforma condivisa: aggiornamento delle dotazioni, accesso ai sistemi investigativi, formazione strutturata e più risorse dalla Regione

Vertice lombardo sulla sicurezza urbana: cinque proposte per riformare la Polizia Locale
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Nella mattinata di venerdì 4 luglio, la città di Mantova ha ospitato un incontro di rilievo tra gli assessori alla Sicurezza delle città capoluogo di provincia lombarde: Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova.

L’appuntamento ha avuto l’obiettivo di definire un documento condiviso che raccoglie cinque proposte operative, elaborate congiuntamente e destinate ad essere sottoposte all’attenzione del Tavolo di Coordinamento delle Polizie Locali istituito da Regione Lombardia.

Le città unite per una riforma del sistema lombardo

L’iniziativa nasce dalla consapevolezza, condivisa anche sul territorio mantovano, dell’urgenza di rivedere e aggiornare il quadro normativo e organizzativo che disciplina oggi il lavoro della Polizia Locale. Il ruolo degli operatori è divenuto sempre più articolato, con responsabilità che spaziano dalla gestione della sicurezza urbana alla prevenzione del degrado, dal controllo del territorio alla presenza attiva in contesti sensibili.

I Comuni firmatari hanno ribadito l’importanza che Regione Lombardia svolga appieno il proprio compito di regia e indirizzo, guidando un processo di riforma condivisa capace di valorizzare il contributo delle Polizie Locali anche nelle realtà di dimensione intermedia, come Mantova, oggi pienamente coinvolte nelle politiche di presidio e prevenzione.

Le cinque proposte al centro del confronto

Aggiornamento del Regolamento regionale sulle dotazioni di autotutela

Il Regolamento attualmente in vigore (n. 5/2019) non è più coerente con le dotazioni operative effettivamente utilizzate dai corpi locali (spray urticanti, bastoni estensibili, bodycam, giubbotti antitaglio).

Si chiede alla Regione di: ottenere un parere ufficiale del Ministero dell’Interno in merito all’impiego di questi strumenti, riformulare il Regolamento con un inventario aggiornato delle dotazioni consentite, definire le modalità di formazione e abilitazione, garantendo coerenza con le normative nazionali.

Accesso diretto al sistema SDI (Sistema di Indagine Interforze)

Le Polizie Locali non hanno oggi accesso diretto al database SDI, fondamentale per i controlli su soggetti, veicoli e documenti. Si propone che Regione Lombardia: avvii un’interlocuzione formale con il Ministero dell’Interno per una sperimentazione nei capoluoghi, tra cui Mantova, consenta un utilizzo tracciato e sicuro della banca dati da parte di operatori debitamente formati e accreditati.

Formazione strutturata e obbligatoria per il personale locale

Per garantire l’efficienza e l’aggiornamento professionale, si propone: l’attivazione di corsi semestrali per agenti, da completare entro sei mesi dall’ingresso in servizio, corsi annuali riservati agli ufficiali, percorsi biennali per comandanti finalizzati al consolidamento delle competenze direzionali e strategiche.

Maggiori fondi regionali per la sicurezza urbana

Ad oggi, le amministrazioni locali sostengono in autonomia le spese per mezzi, dotazioni, tecnologie e sistemi di videosorveglianza. Si richiede che Regione Lombardia: istituisca un canale stabile di co-finanziamento per le città, con particolare attenzione anche ai centri di dimensioni più contenute, come Mantova.

Approvazione della legge regionale per lo Street Tutor

Prendendo spunto dal modello emiliano-romagnolo, è stata già depositata una proposta normativa per l’introduzione dello Street Tutor, una figura di supporto nei contesti urbani più delicati. Si chiede alla Regione di: accelerare l’iter legislativo, prevedere risorse dedicate alla formazione di questi operatori, che svolgeranno un ruolo di prevenzione e mediazione al fianco della Polizia Locale.

Tavolo Polizie Locali

Le parole degli assessori

Gli assessori Giacomo Angeloni (Comune di Bergamo), Valter Muchetti (Comune di Brescia), Santo Canale (Comune di Cremona, vicepresidente Anci Lombardia – Dipartimento Sicurezza) e Iacopo Rebecchi (Comune di Mantova) hanno dichiarato:

"Le Polizie Locali dei capoluoghi lombardi svolgono oggi un ruolo centrale nel garantire la sicurezza urbana e il presidio del territorio. Le responsabilità attribuite a questi corpi sono cresciute in modo significativo, senza che il quadro normativo e organizzativo si sia evoluto di pari passo. È quindi necessario avviare una revisione strutturata e coerente del sistema.

Regione Lombardia è chiamata a esercitare pienamente il proprio ruolo di coordinamento e indirizzo. Le proposte presentate oggi vanno in questa direzione e si fondano su bisogni operativi reali. Aggiornamenti normativi, strumenti adeguati, accesso alle informazioni, formazione obbligatoria e risorse certe sono condizioni indispensabili per rafforzare la capacità operativa della Polizia Locale e rispondere alle richieste di sicurezza dei cittadini."

All’incontro erano presenti anche i comandanti delle Polizie Locali: Monica Porta (Bergamo), Luca Iubini (Cremona), Roberto Novelli (vicario Brescia) e Luigi Marcone (vicecomandante Mantova).