Acquanegra sul Chiese

Un ponte militare al posto del ponte chiuso tra Acquanegra sul Chiese e Calvatone

Il costo: oltre due milioni di euro. Sarà realizzato dai militari di Cremona. Accordo tra Province, Comuni e Soprintendenza

Un ponte militare al posto del ponte chiuso tra Acquanegra sul Chiese e Calvatone
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Verrà realizzato un ponte militare provvisorio in sostituzione del ponte in ferro tra Acquanegra e Calvatone, chiuso da giugno. Costo oltre 2 milioni.

Ponte provvisorio militare al posto del ponte chiuso

L’indirizzo intrapreso per la riapertura del ponte sull’Oglio tra Acquanegra sul Chiese e Calvatone è quello di realizzare una struttura provvisoria di tipo militare. Questa la soluzione emersa dai vari incontri politici e tecnici e dalle valutazioni condotte per ridare funzionalità all’attraversamento fluviale nel più breve tempo possibile.

In questi mesi, ovvero da quando il vecchio manufatto in ferro è stato chiuso all'inizio dello scorso giugno, tutti gli enti coinvolti quali Province di Cremona e Mantova unitamente ai Comuni di Calvatone e Acquanegra sul Chiese si sono attivati per definire il percorso ottimale in relazione a tempi e costi.

Già presi gli accordi con il Genio Guastatori di Cremona

Già concordate le soluzioni tecniche con il Genio Guastatori di Cremona per il varo del ponte “provvisorio” e valutate le opere edili da realizzare ex novo (rinforzo spalle, nuove pile) nonché le modalità di demolizione del ponte in ferro esistente.

La sede della Provincia di Mantova
La sede della Provincia di Mantova

Contattati anche gli enti che per competenza dovranno esprimere un parere quali l’AIPO, Il Parco Oglio Sud e la Soprintendenza con la quale vi è stato un proficuo dialogo per giungere alla positiva autorizzazione ad eseguire i lavori.

Il costo complessivo dell'intervento è stato stimato in circa 2 milioni e 350mila euro che verranno coperti dalle due Province per 800mila euro ciascuna oltre ad un contributo della Regione Lombardia pari a 750mila euro.

"Percorso più conveniente per tutti"

"Si ritiene - fa sapere la Provincia di Mantova in una nota - che il percorso avviato sia quello più conveniente per la collettività in quanto come risaputo l’attuale struttura non risulta recuperabile ed un nuovo ponte comporterebbe costi eccessivi al momento di difficile reperimento e tempi di progettazione e autorizzativi molto dilatati considerato l’ambito in cui si deve operare".

Prossimamente verrà dato puntale riscontro rispetto alle varie fasi del cronoprogramma degli interventi e del relativo iter amministrativo.

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