Sicurezza o pericolo?

Stefano Rossi difende il taser: "Chi indossa una divisa ha il diritto di tornare a casa vivo"

Dopo i tragici eventi di Olbia e Genova, il consigliere di minoranza interviene nel dibattito nazionale

Stefano Rossi difende il taser: "Chi indossa una divisa ha il diritto di tornare a casa vivo"
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Un tema tanto delicato quanto centrale è stato ripreso dal consigliere di minoranza Stefano Rossi. I dubbi sollevati sono numerosi, ma secondo quanto dichiarato dal consigliere, le alternative sarebbero poche: «Meglio un colpo di pistola? Meglio il rischio che un carabiniere finisca a terra senza difese?»

Uso del taser

Una questione che coinvolge l’intera comunità della provincia di Mantova e non solo, e che richiama l’attenzione dei piani alti dopo le due morti legate all’uso del taser, avvenute nel giro di 48 ore, tra sabato 16 e domenica 17 agosto 2025.

57enne muore dopo l’intervento dei carabinieri

Si trovava nel quartiere Santa Mariedda di Olbia l’uomo di 57 anni che, nella serata di sabato, ha perso la vita dopo l’intervento dei carabinieri, chiamati per via del caos causato dalla vittima – in evidente stato di alterazione – che ha aggredito anche i militari intervenuti per calmarlo.

I carabinieri hanno utilizzato il taser per immobilizzarlo, caricandolo subito dopo sull’ambulanza. Durante il trasporto ha avuto un arresto cardiaco ed è deceduto prima di raggiungere l’ospedale. La Procura di Tempio Pausania ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

Muore dopo tre scariche di taser

Domenica 17 agosto, a Sant’Olcese, nell’entroterra genovese, un 41enne di origini albanesi è morto dopo un intervento dei carabinieri. L’intervento era stato richiesto dai vicini, allarmati da una lite domestica e dalle urla provenienti dall’appartamento.

All’arrivo dei militari, l’uomo avrebbe reagito con violenza, costringendo i carabinieri a utilizzare il taser, colpendolo tre volte. Dopo la terza scarica, il 41enne si è accasciato al suolo e ha perso conoscenza. I sanitari del 118, giunti sul posto, ne hanno constatato il decesso. La Procura di Genova ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia per accertare le cause della morte.

Il Governo difende le forze dell’ordine

A intervenire sul tema è stato anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Secondo il ministro, la sicurezza dei cittadini resta la priorità assoluta. Le critiche rivolte alle forze dell’ordine sono da considerarsi pretestuose e infondate. Al contrario, il Governo ribadisce il proprio sostegno pieno e la gratitudine verso chi ogni giorno garantisce l’ordine pubblico.

 

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Le parole del consigliere

Espone la sua opinione sul tema anche il consigliere Stefano Rossi, secondo il quale non ci sarebbero alternative valide da attuare per garantire la sicurezza dei cittadini e delle stesse Forze dell’ordine, che rischiano costantemente la vita intervenendo per riportare l’ordine.

"Taser sotto accusa, ma l’alternativa qual è? Meglio un colpo di pistola? Meglio il rischio che un carabiniere finisca a terra senza difese? Il taser è uno strumento di civiltà e sicurezza, che evita conseguenze ben più gravi. Chi indossa una divisa ha il dovere di difendere i cittadini e il diritto di tornare a casa vivo. Attacchi e processi sommari contro le forze dell’ordine sono ingiusti e pericolosi: senza strumenti adeguati, chi garantirà la nostra sicurezza? Io sto dalla parte di chi ogni giorno rischia la vita per difendere la nostra. Sempre."