"Sottopasso davanti alla stazione senza fine: la cittadinanza merita risposte chiare"
La mozione del gruppo consiliare di minoranza Mantova Ideale: "Superati tutti i tempi. La giunta chiami Rfi e faccia qualcosa"

"Mantova merita risposte sul sottopasso davanti alla stazione, opera senza fine": la minoranza di Mantova Ideale attacca l'amministrazione.
"Il sottopasso davanti alla stazione è un'opera senza fine"
Il gruppo di minoranza consiliare "Mantova Ideale" nella giornata di ieri, martedì 24 giugno 2025, ha depositato una mozione rivolta al sindaco Mattia Palazzi e alla giunta con la qualche chiede lumi e interventi per quanto riguarda la realizzazione del sottopasso pedonale di fronte alla stazione ferroviaria di Mantova.
Scrive il gruppo nella mozione:
"Il cantiere per la realizzazione del sottopasso ciclo-pedonale della stazione ferroviaria, in piazza Don Leoni, è stato avviato oltre due anni fa, ma ad oggi non esiste ancora una data certa di conclusione dei lavori. L’opera, affidata alla ditta Site srl di Napoli attraverso appalto bandito da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), ha subito una lunga serie di ritardi e interruzioni, dovuti a impedimenti tecnici (tubazioni non mappate, ritrovamenti archeologici, condizioni meteo avverse) che hanno progressivamente spostato in avanti i tempi di esecuzione. Si tratta di un investimento di denaro pubblico pari a 3,1 milioni di euro, di cui 2 mln e 350mila euro a carico di Rfi e 750mila euro finanziati dal Comune".

Prosegue poi il documento:
"Considerato che il cantiere, la cui durata iniziale prevista era di 270 giorni, successivamente riportata a 455 giorni, ha ampiamente superato entrambi i termini, senza che la cittadinanza sia stata informata con trasparenza sul nuovo cronoprogramma. La situazione è oggi poco chiara: dalle segnalazioni dei cittadini emergono attività di rinterro delle escavazioni già eseguite, ma non vi è comunicazione ufficiale sullo stato reale di avanzamento dei lavori. Inoltre - prosegue il gruppo Mantova Ideale - la riqualificazione superficiale della piazza è quasi conclusa, ma la parte essenziale del progetto, ovvero il sottopasso ciclo-pedonale, è ancora lontana dal traguardo. Il disagio per cittadini e pendolari è diventato insostenibile, soprattutto in via Alberto Pitentino, dove si registrano quotidianamente gravi criticità al traffico con colli di bottiglia in quasi tutte le ore del giorno".
"Inoltre - sottolinea il gruppo di opposizione - si tratta di un’opera fortemente voluta dall'amministrazione comunale, con un indirizzo politico identitario, finanziata e realizzata contro (ricordiamolo) il parere delle opposizioni e di moltissimi cittadini che ancora oggi la ritengono un’infrastruttura inutile o quanto meno non risolutiva del problema traffico che opprime da anni quell’area della città".
La zona dove è in fase di realizzazione il sottopasso ciclo-pedonale:
"Chiedere lumi a Rfi e riferire a consiglio comunale e cittadini"
Poi, dopo le varie considerazioni, la richiesta del gruppo di minoranza:
"E' vero che la responsabilità dei lavori è in capo a Rfi, ma il Comune di Mantova, avendo cofinanziato l’opera, ha il dovere politico e istituzionale di intervenire per tutelare gli interessi della città e dare risposte ai cittadini. Per cui chiediamo all'amministrazione comunale di intervenire formalmente e con urgenza presso Rete Ferroviaria Italiana, richiedendo un aggiornamento ufficiale e dettagliato sullo stato di avanzamento dei lavori, le cause documentate dei ritardi e il cronoprogramma aggiornato con l’indicazione del termine stimato per la conclusione dell’opera.
"Inoltre l'amministrazione comunale - prosegue la richiesta di Mantova Ideale - sia chiamata a rendere pubblici i contenuti della risposta di Rfi, informando sia il consiglio comunale sia la cittadinanza entro 30 giorni dal ricevimento della stessa, a pretendere il massimo livello di trasparenza e a monitorare costantemente l’andamento del cantiere, anche attraverso sopralluoghi congiunti o aggiornamenti tecnici in commissione, e a valutare eventuali azioni presso le sedi istituzionali superiori, incluse Anci e il Ministero delle Infrastrutture, per denunciare pubblicamente lo stato del cantiere e sollecitare un intervento risolutivo.
Conclude l'opposizione consiliare:
"Mantova ha diritto alla verità e al rispetto. I cittadini mantovani non possono più subire in silenzio disagi tanto gravi senza risposte concrete. L'amministrazione comunale ha il dovere di alzare la voce e pretendere che l’opera venga finalmente completata".