"Sempre sorridente e amico di tutti": chi era il 44enne medolese Gianfranco Corso
Aveva due figli e abitava a Carpenedolo, nel Bresciano, dal 2007. Il ricordo di una conoscente
"Un ragazzo solare e benvoluto da tutti": così viene ricordato l'operaio 44enne di Medole Gianfranco Corso, morto ai Civili di Brescia.
"Ragazzo benvoluto da tutti"
"Un ragazzo d'oro, sempre sorridente e disponibile con tutti. Aveva tanti amici che gli erano particolarmente affezionati. Proprio una bella persona".
Così una conoscente, residente a Medole, descrive Gianfranco Corso, il 44enne medolese morto nella notte tra lunedì 4 settembre 2023 e martedì 5 settembre 2023 agli Spedali Civili di Brescia dove era ricoverato da mercoledì 30 agosto 2023 dopo aver inalato i fumi tossici di un pozzo che stava spurgando con un collega nei pressi del santuario della Madonna di San Polo a Lonato del Garda, in provincia di Brescia.
Il 44enne era sceso nel pertugio a nove metri di profondità per aiutare il collega che si era sentito male a causa delle esalazioni, che a sua volta aveva respirato sentendosi pure male. Da lì, i soccorsi e il trasporto ai Civili.
Trasferito a Carpenedolo, aveva due figli
Corso era nato a Medole, dove era cresciuto e aveva vissuto con la famiglia fino al 2007. L'abitazione si trova in località Colla, in territorio di Medole: qui vi abitano ancora i genitori.
Dal 2007 Corso si era trasferito a Carpenedolo, sempre in provincia di Brescia e non lontano dalla località medolese dove aveva sempre vissuto. Viveva con la propria compagna e due figli maschi. Lavorava per il Gruppo Nodari, la cui sede si trova sempre a Carpenedolo.
La salma di Corso è a disposizione dell'autorità giudiziaria bresciana e per il momento la data dei funerali non è ancora stata fissata.