ALLERTA ALIMENTARE

Salame mantovano a rischio salmonella, scatta il richiamo

A scopo precauzionale, è consigliato di non consumare il salame con i numeri di lotto e le date di produzione indicate

Salame mantovano a rischio salmonella, scatta il richiamo
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Salame mantovano, nella varietà con aglio e senza, sfuso e sottovuoto, a rischio salmonella: scatta il richiamo da parte del Ministero della Salute. L’allerta è stata diramata per “rischio microbiologico”, una contaminazione da parte di un batterio, di un virus o di un altro agente patogeno, considerata pericolosa per la salute umana.

Salame mantovano richiamato

Il Ministero della Salute ha diramato un'allerta per rischio microbiologico riguardante il salame mantovano, sia con aglio che senza, venduto sia sfuso che sottovuoto. Questo richiamo è stato emesso a seguito del rischio di contaminazione da Salmonella, un batterio noto per causare gravi problemi di salute nelle persone.

Nello specifico si tratta del ritiro precauzionale da parte del produttore di due lotti di salame mantovano con aglio o senz'aglio commercializzato dal Salumificio Cattini Srl e prodotti l'11 aprile 2024 e il 28 marzo 2024, poiché potrebbero essere contaminati dalla Salmonella typhimirium. Questo batterio può provocare la salmonellosi, una sorta di gastroenterite, che può portare, nelle persone che ingeriscono i cibi contaminati, all'insorgere di una varietà di sintomi.

Il salame interessato è distribuito in pezzi interi da circa 1-1,5 kg ciascuno. È stato prodotto dall'azienda Cattini Srl, con sede a Suzzara, in via S. Zonta, 43/a.

Salame mantovano richiamato

A scopo precauzionale, è consigliato di non consumare il salame con i numeri di lotto e le date di produzione indicate e di restituirlo al punto vendita o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.

Giovanni D’Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", sottolinea l'importanza della sicurezza alimentare e invita i consumatori a rimanere informati e ad agire prontamente in risposta agli avvisi di richiamo.

La sicurezza alimentare è una priorità fondamentale che richiede l'impegno di tutti: produttori, autorità di controllo e consumatori.

Che cos’è la salmonella?

Il batterio del genere salmonella, è il più comunemente isolato nei casi di infezioni trasmesse dagli alimenti. È presente in natura con oltre 2000 varianti, anche se i ceppi più diffusi nell’uomo sono la “salmonella enteritidis” e la “salmonella typhimurium”.

È possibile suddividere le infezioni provocate da questo agente batterico in due forme: tifoidee e non tifoidee. Le prime, come suggerisce il nome, provocano nell’uomo la febbre tifoide, mentre le seconde sono una delle cause più frequenti di intossicazioni alimentari nel mondo industrializzato.

I principali veicoli di infezione sono l’acqua e i cibi contaminati. Gli alimenti considerati più a rischio, come indicato dall’Istituto Superiore di Sanità, sono le uova crude o poco cotte e i loro derivati; il latte crudo e i suoi derivati; la carne, soprattutto se poco cotta, e i suoi derivati; le salse e i condimenti per le insalate; i preparati per dolci e creme; la frutta e la verdura contaminate durante il taglio.

I principali sintomi dell’infezione da salmonella sono i disturbi del tratto gastrointestinale come il dolore addominale, la nausea, il vomito e la dissenteria, che possono anche essere accompagnati da febbre.

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