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Risotto e lambrusco arrivano nelle terre del Chianti: scambio culturale e a tavola

L'azienda vitivinicola Gorzoni e il ristorante Rosa di Villimpenta protagonista sulle colline toscane

Risotto e lambrusco arrivano nelle terre del Chianti: scambio culturale e a tavola

Tra Mantova e Siena scatta l’alleanza nel nome di risotto con le costine, Lambrusco e Chianti: protagonista l’azienda Gorzoni di Villimpenta.

Risotto e lambrusco arrivano nelle terre del Chianti

Alleanza Mantova-Siena nel segno dell’enogastronomia. È stato più che uno scambio culturale ai fornelli della Taverna della Berardenga di Castelnuovo Berardenga (Siena), quello che ha coinvolto nei giorni scorsi l’azienda agricola Gorzoni Fabrizio (48 ettari coltivati a vigneto, pioppeto e cereali, 45mila bottiglie prodotte ogni anno), associata a Coldiretti Mantova, il ristorante Rosa di Villimpenta e il Chianti Torre alle Tolfe, in una celebrazione all’insegna della cucina (si chiama “Girogustando” e coinvolgerà diverse province d’Italia) e promossa da Confesercenti.

Afferma Matteo Gorzoni, 25 anni, enologo laureato all’Università di Verona, che affianca il papà in azienda:

“È stato per noi un grande onore poterci misurare in un percorso di contaminazione geografica, che rappresenta una soluzione efficace e molto diretta per poter comunicare le diverse peculiarità del territorio, del cibo e della cultura vitivinicola nella Penisola che ha il più grande patrimonio di vitigni autoctoni. Il futuro per le imprese vitivinicole, in particolare, di piccole e medie dimensioni, sono convinto che passi dalla diffusione della conoscenza e della cultura, dalla promozione mirata sui territori, dal rafforzamento dell’enoturismo e dalla ricerca in cantina che porterà sempre più ad affiancare produzioni particolari, sperimentazioni di nicchia accanto a vini più tradizionali”.

Il giovane enologo villimpentese Matteo Gorzoni
Il giovane enologo villimpentese Matteo Gorzoni

Una serata a Lambrusco e Chianti

Il derby fra Lambrusco e Chianti ha visto serviti in tavola per la parte mantovana il risotto con le costine in abbinamento al Lambrusco Crepuscolo (“Un rosso corposo, piacevole e con una bella acidità, non troppo secco e non particolarmente morbido, ottenuto da una macerazione di 10 giorni così da garantire maggiore copro e rotondità, e una vinificazione tradizionale in acciaio con affinamento di sei mesi”, spiega Matteo Gorzoni).

A seguire, una torta sbrisolona accompagnata dall’Appassito, il vino della cantina Gorzoni ottenuto dall’appassimento di uve di varietà Ancellotta e Merlot (50 giorni su carri di legno di noce), seguito da un affinamento in acciaio per sette mesi e un passaggio in botte di rovere francese per due mesi.

E proprio domenica 30 novembre 2025, tra l’altro, il vino Appassito è stato protagonista nell’accompagnamento con un dolce a base di radicchio, servito al Castello di Bevilacqua (Verona) per celebrare il 25° anniversario del Radicchio di Verona Igp.

Il titolare Fabrizio Gorzoni con una bottiglia del lambrusco prodotto in azienda (foto www.campagnamica.it)
Il titolare Fabrizio Gorzoni con una bottiglia del lambrusco prodotto in azienda (foto www.campagnamica.it)

I numeri dell’azienda agricola Gorzoni Fabrizio

Sono 45mila le bottiglie prodotte in cantina. Fra le diverse tipologie prodotte sono presenti Lambrusco Rosso, Lambrusco Rosato, Pinot Regina (Piwi), Passito, Merlot in purezza, Vino ancestrale, con cui l’azienda ha vinto nel 2023 a Golosaria il riconoscimento dei 100 vini migliori d’Italia.

Fra i canali di vendita ormai consolidati, la famiglia Gorzoni si divide fra lo spaccio in azienda dove è possibile fare acquisti, ma anche visitare la cantina e accedere alla sala degustazione (a Villimpenta in via Bianchette, 27). L’azienda vende anche all’Horeca ed è disponibile per consegne in tutta la Lombardia.

Conclude Matteo Gorzoni:

Il fenomeno dell’enoturismo è molto in crescita, con una folta presenza quasi quotidiana fra primavera e autunno di appassionati provenienti da Germania, Francia, Regno Unito. Gli italiani sono però molto presenti nei diversi corsi di degustazione che organizziamo, anche con inviti al di fuori della provincia, così da diffondere la conoscenza del vino mantovano oltre i confini di casa nostra”.