Via le deleghe all'assessore che aveva definito le donne "fertili o inutili"

Il sindaco Volpi liquida Manlio Paganella dopo le frasi sessiste del 7 marzo.

Via le deleghe all'assessore che aveva definito le donne "fertili o inutili"
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Ci sono voluti cinque giorni di riflessioni, ma oggi, dopo il tam tam mediatico delle ultime ore, il sindaco di Castiglione delle Stiviere ha revocato le deleghe a Manlio Paganella, l’assessore finito nella bufera per aver detto “donne fertili o donne inutili”.

La vicenda e le accuse di sessismo

Le parole sono state pronunciate dall’assessore alla Cultura, Manlio Paganella, durante il Consiglio comunale del 7 marzo in risposta ad alcune richieste dell’opposizione.

“Che dire, vedo la pratica di lanciare il sasso e nascondere la mano. Del resto come diceva Manzoni, il coraggio a chi non ce l’ha non glielo si può dare. Si nasce codardi, coraggiosi, uomini, donne fertili o donne inutili“.

Via le deleghe

Il sindaco Enrico Volpi ha revocato oggi, 13 marzo, le deleghe all’assessore alla Cultura, Promozione al territorio e Scuola.

“Ci sono limiti che ritengo invalicabili, per mia cultura e per mio modo di intendere la politica, limiti che ho visto superati nel Consiglio comunale del 7 marzo scorso da parte del professor Manlio Paganella, assessore alla Cultura”.

La Lega si dissocia

La sezione della Lega di Castiglione delle Stiviere si era già allontanata nei giorni scorsi dalle parole dell’assessore.

Ecco cosa ha affermato la sezione sulle sua pagina Facebook:

Riteniamo doveroso dissociarci dalle parole pronunciate dall’assessore Manlio Paganella nel corso del suo intervento.

Pur riconoscendo il clima poco sereno, fatto di attacchi personali anche pesanti, che nelle settimane precedenti alcune forze politiche hanno creato attorno al professor Paganella, non possiamo giustificare le parole da lui pronunciate nei confronti del mondo femminile.

Riteniamo però condannabile anche la strumentalizzazione politica che ne è seguita e che continua. Strumentalizzazione che ha l’evidente intento di oscurare quanto questa amministrazione ha fatto nei due anni del suo mandato e quanto sta facendo per il rilancio della nostra città. Strumentalizzazione che, al di là del giusto risentimento per quanto detto dall’ assessore, prende ingiustamente di mira anche le nostre rappresentanti femminili: per noi e per loro non commentare a caldo ma oggi è stata una scelta ben precisa anche se la posizione era chiara da subito.

Stoccate all’opposizione

“A differenza dell’opposizione, dove tutto è lecito, da noi chi sbaglia paga: per questo, oggi, ho provveduto a revocare al professor Paganella le deleghe che gli erano state assegnate, deleghe che assumo in prima persona – ha spiegato il primo cittadino – Mi aspetto che anche l’opposizione eserciti pari rigore con chi, tra le sue fila, alimenta un clima di scontro e insulto che nulla ha a che vedere con la corretta dialettica democratica. Certi limiti li ho visti più volte superati in questi mesi da settori dell’opposizione, con pubbliche dichiarazioni, come quelle che paragonavano il nostro Comune alla Danzica teatro dell’assassinio del sindaco che hanno cercato di infangare l’azione della nostra Amministrazione accusandola di scatenare “la caccia al povero”  o simili corbellerie”.

Il gruppo d’opposizione

Agire ha lasciato solo poche parole ai social: “Noi non aggiungiamo altro perché la dichiarazione dell’assessore (ma anche i sorrisi sotto i baffi ed i silenzi di altri) si qualifica da sola nella sua gravità!”

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