Quasi come al ristorante: finalmente al Poma menù personalizzati per i degenti
I pazienti potranno scegliere le pietanze da una lista adatta alle proprie esigenze di cura. Arriva anche il nuovo centro cottura
All'ospedale Carlo Poma di Mantova rivoluzione in cucina: vassoi e pasti personalizzati per ogni paziente e nuovo centro di cottura.
Vassoio personalizzato al Poma
Al Poma vassoio personalizzato, menù diversificati e centro cottura esterno. Al via un progetto a tutto tondo che ha introdotto significativi cambiamenti per i degenti e per la mensa dell’ospedale di Mantova.
Una rivoluzione su molti fronti: si punta a un miglioramento della qualità, a una distribuzione sicura, pulita e veloce, al mantenimento della temperatura del cibo. Si vuole inoltre garantire l’eliminazione della plastica, grazie all’utilizzo di stoviglie lavabili e sanificabili.
Il progetto, fortemente voluto dalla direzione strategica, è frutto di una collaborazione multidisciplinare fra i reparti, gli addetti alla cucina e alla mensa, il servizio dietetico, la direzione medica del presidio di Mantova.
Prenotazione dei pasti
Da fine gennaio nei reparti del Carlo Poma si utilizza un sistema di prenotazione per potere consumare un pasto personalizzato che sposi gusto ed esigenze di cura.
Come funziona? Gli operatori raccolgono le prenotazioni tramite un’applicazione. Il paziente viene coinvolto in prima persona nella scelta del cibo, compatibilmente con le sue condizioni cliniche e dietetiche. Il prossimo step prevede la prenotazione autonoma da parte degli utenti in grado di farlo. Il vassoio ‘segue’ il paziente anche nel caso in cui sia necessario un trasferimento di reparto.
Menù diversificati
Sono stati impostati menù diversi in base alle esigenze specifiche di ciascuna struttura, con una particolare attenzione alla Pediatria, alle Cure Palliative e all’Oncologia. I menù sono inoltre articolati su due settimane per permettere un’ampia varietà di scelta.
L’obiettivo è duplice: cibo buono e sano, nonché un’occasione di educazione alimentare. I pasti diventano così un atto di cura, che permette ai professionisti di dare indicazioni di tipo dietetico ai degenti, da applicare anche nella quotidianità, dopo le dimissioni.
Nuovo centro cottura
La produzione del cibo è stata trasferita dalle cucine del Poma al nuovo centro cottura esterno, ospitato dall’ex saponificio ‘La speranza’ di via Rinaldo Mantovano, che dispone di attrezzature più efficienti. La soluzione è stata adottata in attesa della ristrutturazione del centro cottura interno al complesso ospedaliero del Poma.
Una volta pronti, gli alimenti vengono trasportati all’ospedale di Mantova, dove si confezionano i vassoi. La preparazione del cibo avviene la mattina per il pranzo e il pomeriggio per la cena, così da garantire freschezza e qualità.
Sono 30 gli operatori che si occupano della preparazione del cibo - e a turno anche del confezionamento - producendo circa 400 pasti a pranzo e altrettanti a cena per i pazienti ricoverati. A questi si aggiungono i pasti consumati a pranzo dai dipendenti che accedono alla mensa interna. Nel processo è coinvolto un dietista, che verifica le grammature e le porzioni di tutti i vassoi.