Organizzato da ATS Val Padana

Prevenire il carcinoma della cervice uterina: un convegno al MAMU

Il carcinoma del collo dell’utero è il primo tumore che l’Organizzazione Mondiale Sanità ha definito totalmente riconducibile a un’infezione.

Prevenire il carcinoma della cervice uterina: un convegno al MAMU
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Prevenzione del carcinoma della cervice uterina: giovedì 23 giugno 2022 un convegno al MAMU di Mantova.

Carcinoma della cervice uterina: convegno al MAMU

Si terrà a Mantova, presso il Centro Congressi Mantova Multicentre (MAMU) di Largo Pradella, giovedì 23 giugno 2022, il convegno organizzato da ATS della Val Padana, con il patrocinio dell’Osservatorio Nazionale Screening, dal titolo “Vaccinazione e programma di screening per il carcinoma della cervice uterina: le due armi della prevenzione contro il papilloma virus umano”.

Come noto, il Papillomavirus è responsabile della gran parte dei tumori della cervice uterina e, come ormai sempre più evidenze confermano, di vari altri tumori dell’area genitale e dell’orofaringe. Si tratta di un virus ad altissima diffusione che si trasmette per via sessuale. L’infezione - assai comune in giovane età nelle persone sessualmente attive - è asin­tomatica e nella maggior parte dei casi regredisce da sé entro un paio di anni. I problemi sorgono quando l’infe­zione diventa persistente, dando origine a patologie di vario tipo, dalle malattie benigne - ma molto fastidiose - sino ai tumori.

Il tipo di tumore più spesso associato al Papillomavirus è il carcinoma del collo dell’utero, primo tumore che l’Organizzazione Mondiale Sanità ha definito totalmente riconducibile a un’infezione; quest’ultima si trasmette per contatto sessuale, ma l’uso del profilattico ne riduce di molto i rischi.

“È però lo screening con il Pap-test o con il test per la ricerca del Virus del Papilloma Umano (HPV) – spiega Emanuela Anghinoni, Dirigente Responsabile del Servizio Programmi di Screening di Popolazione di ATS Val Padana - ad avere cambiato la storia di una malattia come il tumore della cervice: il numero di nuovi casi, negli ultimi quarant'anni, è sceso da 14 a 4 donne ogni 100.000. Se lo screening viene associato alla vaccinazione, oggi finalmente possibile e accessibile a tutti, l’impatto dei tumori correlati all’HPV potrebbe diventare davvero minimale e sporadico. Per tale motivo, a partire da quest’anno, le ragazze di 25 anni che hanno effettuato il ciclo completo di vaccinazione contro il virus HPV riceveranno un avviso dal Centro Screening di ATS per informarle che - proprio grazie all’efficacia preventiva offerta dalla vaccinazione - l’invito ad effettuare il primo test di screening sarà posticipato al compimento dei 30 anni, nel 2027. ”

Il vaccino

Decenni di ricerche hanno infatti permesso di sviluppare vaccini specifici, che rappresentano uno strumento preventivo di grande efficacia per i tumori associati all’infezione da HPV.

“Il Piano Vaccinale italiano – afferma Antonio Piro, Direttore del Servizio Prevenzione nelle Comunità di ATS della Val Padana - prevede l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione alle ragazze e ai ragazzi nel corso del dodicesimo anno di vita (11 anni compiuti). Vale la pena ricordare che l'estensione della vaccinazione anche ai giovanissimi maschi permette non solo di ridurre la necessità futura di controlli e di interventi terapeutici per rimuovere eventuali lesioni benigne o pre­cancerose, ma anche di ridurre il rischio per quelle patologie tumorali correlate all'HPV per le quali non esiste attualmente possibilità di screening.”

Il convegno

Nel corso del convegno, diversi e qualificati profili professionali approfondiranno questo tema di grande attualità, partendo da un inquadramento nazionale e regionale per arrivare ad un confronto “sul campo” in ambito operativo.

Dopo i saluti istituzionali dei Direttori Generali di ATS della Val Padana, Salvatore Mannino e di ASST Mantova, Mara Azzi, i lavori congressuali saranno introdotti dal Direttore Sanitario di ATS, Silvana Cirincione.

La prima sessione offrirà una panoramica sul contesto nazionale e regionale e sarà moderata da Danilo Cereda, Dirigente dell’Unità Operativa Prevenzione della DG Welfare di Regione Lombardia; nella seconda sessione - condotta da Renzo Boscaini, Direttore Sociosanitario dell’ASST di Mantova - verrà presentata una rassegna delle principali azioni in campo nelle ATS lombarde.

Interverranno, tra gli altri, nomi di spicco del panorama nazionale quali Andrea Siddu della Direzione Generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute e Francesca Carozzi, tra le massime esperte italiane di screening con utilizzo del test HPV. Saranno inoltre collegati in videoconferenza i presidenti delle più importanti società scientifiche italiane di settore per una tavola rotonda di elevato contenuto tecnico scientifico sull’argomento trattato.

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