Piazza Leon Battista Alberti nuovo look, ecco come sarà FOTO
Lo spazio della piazza Leon Battista Alberti è sicuramente uno dei luoghi di maggiore suggestione della città Unesco di Mantova.
Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi e l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli, insieme ai progettisti Diego Cisi e Stefano Gorni Silvestrini, hanno presentato sabato 12 gennaio in Comune l’idea progettuale di piazza Leon Battista Alberti, il primo progetto del piano accurato di restyling di alcune aree del centro storico.
Ha spiegato il sindaco Palazzi
"Abbiamo presentato il primo progetto del piano di riqualificazione e restyling di alcune aree del centro storico. Come annunciato già da un anno iniziamo da piazza Leon Battista Alberti per il forte significato identitario e storico che ha per Mantova e per i mantovani e per lo stato di caos nella quale è. Una piazza divenuta nel tempo un parcheggio spesso oltre i limiti contrassegnati e che noi vogliamo torni ad essere luogo vivo e attraente per i cittadini e per i visitatori. Lo faremo restituendole non solo il senso per cui è stata concepita ma anche rimettendola in sintonia con la straordinaria Basilica che vi si affaccia. Recuperando la sua funzionalità recuperiamo anche la sua bellezza e un domani riportando, come già storicamente, anche alcuni banchi del mercato. L’intervento prevede, inoltre, una particolare attenzione alle esigenze dei disabili”.
La descrizione del progetto
Lo spazio della piazza Leon Battista Alberti è sicuramente uno dei luoghi di maggiore suggestione della città Unesco di Mantova, arricchita dal grande fronte della basilica di sant'Andrea e dalla parte residua del chiostro rinascimentale andato perduto; sugli altri lati sono presenti la canonica e altri edifici tipici delle cortine edilizie cittadine. Attualmente lo spazio centrale è adibito a parcheggio, e sono presenti alcuni plateatici delle attività di ristorazione. La parte libera dalla sosta delle auto è solo quella sud ovest su cui affaccia il portico rinascimentale.
L'Amministrazione intende eliminare la sosta delle auto per conferire allo spazio una dignità e qualità adeguate allo straordinario contesto monumentale, potenziando le opportunità di fruizione e migliorando la qualità dei luoghi sui cui prospettano le attività commerciali presenti. Le pavimentazioni dovranno permettere il passaggio dei mezzi a motore in occasione delle manifestazioni temporanee che si svolgono in questo spazio posto al centro della città. La soluzione proposta intende stabilire, con le diverse pavimentazioni, le gerarchie che definiscono la differente importanza dei luoghi, evidenziando la matericità del suolo su cui affaccia la Basilica, le aree destinate alla sosta, i percorsi e gli stalli per i plateatici.
La relazione illustrativa
L'impostazione compositiva prevede la definizione dei luoghi configurando un grande rettangolo all'interno dell'attuale forma irregolare dello spazio. Questo obiettivo è stato raggiunto mediante il posizionamento sul lato nord di un'area sistemata a verde. Il progetto prevede la realizzazione di una piazza in granito grigio/bianco che incornicia la facciata albertiana; tale scelta cromatica e materica differenzierà il luogo dalle altre aree della piazza destinate alle attività commerciali. Si prevede anche che questa parte di piazza sia libera dalla presenza di auto. Si rafforzerà tale scelta con il posizionamento di una grande panca destinata a definire un luogo dove sostare e ammirare il complesso monumentale. La parte destinata a definire una sorta di grande sagrato davanti alla basilica sarà separata dalla parte nord della piazza da una vasca d'acqua a raso; la funzione attribuita all'acqua è quella di definire un limite tra l'area di uso corrente e l'area monumentale; tale limite è solo definito dal velo d'acqua che potrà essere eliminato nel caso, ad esempio, dell'uso settimanale dello spazio pubblico per il mercato del giovedì. Verso sud tale limite potrà essere riproposto solo rimuovendo parte della pavimentazione in cotto presente. L'attuale sistemazione, frutto di un intervento ultimato negli scorsi decenni, ha definito la forma dell'antico chiostro non preoccupandosi colpevolmente della geometria definita dalla facciata della basilica. Le tessiture date alle pavimentazioni in porfido, parte in lastre e parte in acciottolato, definiscono i percorsi pedonali e le aree destinate eventualmente ad ospitare i plateatici delle attività commerciali.
Gli aspetti tecnici
Le pavimentazioni saranno del tipo adatto al traffico veicolare; per questa ragione si prevede l'uso diffuso di porfidi e graniti con lastre di adeguato spessore. La posa sarà effettuata su massetto in sabbia e cemento a sua volta posto sopra una cappa armata in calcestruzzo adatta a sopportare i carichi dei veicoli.
I sottoservizi sono a carico dell'ente gestore delle reti; si prevede un semplice impianto di irrigazione per l'area verde. Si intende integrare l'illuminazione presente con alcuni proiettori che si auspica possano valorizzare le soluzioni architettoniche e la qualità delle pavimentazioni presenti. I pozzetti di ispezione si prevede saranno in acciaio inox a scomparsa per valorizzare al meglio la qualità delle pavimentazioni che saranno posizionate. Si prevede la realizzazione di torrette per l'alimentazione delle utenze necessarie allo svolgimento delle attività straordinarie.
Le barriere architettoniche
Le pavimentazioni saranno raccordate per evitare la formazione di barriere architettoniche; le gerarchie stabilite dai diversi colori del materiale lapideo utilizzato consentiranno agli ipovedenti di orientarsi; si valuterà l'utilizzo del codice pedotattile loges vet. Si prevede il posizionamento delle apparecchiature informative e per l'orientamento destinate ad interfacciarsi con i bastoni intelligenti previste da un intervento descritto in un progetto successivo. Si immagina che la grande panchina prevista dal progetto possa ospitare una targa a rilievo e con caratteri braille che possa guidare gli ipovendenti alla comprensione formale della grande facciata monumentale.
LEGGI ANCHE: Bandiera nazista sulla torre medievale del Mantovano