Per Asst di Mantova due riconoscimenti da Sda Bocconi
Era presente anche il ministro Brunetta
La menzione per la cura dei pazienti fragili.
I due progetti premiati
Un riconoscimento da Sda Bocconi per la cura dei pazienti fragili. Asst Mantova ha ricevuto due menzioni speciali nell’ambito di un bando promosso dalla scuola di direzione aziendale milanese. Il primo progetto premiato prende il nome di "Telemedicina Covid", presentato dal direttore del Dipartimento delle Fragilità Angela Bellani, in collaborazione con i Sistemi Informativi aziendali, referente Paolo Garbossa. Il secondo progetto premiato invece prende il nome di Presa in carico dei soggetti affetti dalla malattia di Charcot Marie Tooth, presentato dal direttore della struttura di Riabilitazione Neuromotoria Francesco Ferraro. La cerimonia si è tenuta lunedì 20 giugno nel campus dell’Università Bocconi, in occasione di un incontro che ha visto, fra gli altri interventi, quello del ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta.
Telemedicina Covid
Dall’inizio dell’emergenza pandemica Asst ha avviato servizi assistenziali di telemedicina per erogare servizi sanitari e di supporto psicologico, nonché sorvegliare le condizioni di salute di persone isolate a domicilio bisognose di assistenza.
Per un approccio efficiente e pragmatico sul piano tecnologico, organizzativo, della pratica medica e tutela della sicurezza, si è scelto di usare la rete che annulla la distanza e crea barriere invalicabili per il virus. Grazie all’iniziativa, il medico specialista può prescrivere una visita di controllo tramite ricetta dematerializzata. La prenotazione dell’appuntamento viene gestita dall’applicativo in uso al Cup e poi si pianifica la visita con il paziente o caregiver tramite l’app Microsoft Teams.
I percorsi sperimentali di telemedicina hanno permesso le dimissioni protette in sicurezza di pazienti cronici ad alto rischio a causa delle condizioni di salute e di pazienti ricoverati per Covid, grazie a una sinergia tra controllo da remoto dei dati e controllo sulla situazione clinica.
Il progetto dell'ospedale di Bozzolo
Asst ha promosso questo percorso per la valutazione multidimensionale e la formulazione di progetti riabilitativi individuali. La malattia di Charcot Marie Tooth è una polineuropatia sensitivo-motoria ereditaria rara che causa ipotrofia, deformità e debolezza degli arti, con deficit di equilibrio e manipolazione di oggetti: le conoscenze del personale sanitario in merito sono scarse e la presa in carico dei pazienti è disomogenea sul territorio.
La struttura di Riabilitazione Neuromotoria del presidio di Bozzolo ha proposto un modello per la valutazione multidimensionale e multiprofessionale delle condizioni dei pazienti basato su progetti riabilitativi individuali, da attuare in reparto o al domicilio del paziente mediante telemedicina.
L’associazione di malati ACMT-Rete, partner del progetto, ha permesso la presenza di una fisioterapista dedicata, il supporto informativo per il paziente e l’organizzazione di corsi formativi per una rete di sanitari esperti nella presa in carico dei pazienti che mettono in atto i programmi riabilitativi proposti.
Il direttore medico del presidio Asola-Bozzolo Fabio Pajola, che ha favorito la partecipazione dell’equipe diretta da Francesco Ferraro al bando, commenta: “Il presidio riabilitativo di Bozzolo rappresenta una vera eccellenza nel panorama della medicina riabilitativa mantovana. Questo premio è ampiamente meritato”.