le richieste dei comitati

Pendolari e disagi che non cessano: lettera aperta al presidente Fontana

Dopo le risposte di Trenord i pendolari chiedono che si esprima anche Attilio Fontana.

Pendolari e disagi che non cessano: lettera aperta al presidente Fontana
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I rappresentanti dei pendolari e dei viaggiatori del trasporto ferroviario locale hanno scritto una lettera al Presidente regionale Attilio Fontana per avere risposte riguardo la qualità del servizio.

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La lettera inviata a Fontana

Una prima lettera con l'elenco di tutti i disagi era stata inviata lo scorso 17 gennaio 2022 chiedendo una risposta che non è mai arrivata direttamente dal governatore. Per questo motivo i comitati hanno scritto nuovamente volendo avere una risposta diretta da parte di Fontana:

"Egregio Presidente Fontana,
ci rivolgiamo di nuovo a Lei perché, dalla nostra lettera inviataLe in data 17 gennaio, abbiamo constatato nei media e sui social che l’iniziativa ha destato molta agitazione. Ci sono stati infatti diversi tentativi di risposta, espressi però da parte di chi non sia stato da noi direttamente interpellato, ma non da Lei che guida la nostra Regione e ha la responsabilità politica del suo governo.
L'ultimo atto di questa agitazione è una e-mail inviata massivamente da Trenord a tutti i suoi clienti, presenti e passati, in cui cerca di difendersi scaricando ogni responsabilità su fatti esterni o su altri Enti o Società, evitando di esprimere, come di consueto, una benché minima autocritica, necessaria premessa di ogni azione di miglioramento.
Non intendiamo in questo momento entrare nel merito dei singoli punti elencati dall'Azienda, sui quali peraltro non abbiamo alcuna difficoltà ad affrontare un serio confronto nelle opportune sedi istituzionali.
È invece nostra intenzione chiedere a Lei nuovamente se il Governo Regionale ritenga accettabile l'attuale livello del Servizio Ferroviario e soprattutto quale futuro intenda dare al SFR, che ha visto dal 2018 un progressivo ridimensionamento, iniziato fin da prima e indipendentemente dalle contingenti vicende del Covid che hanno solo evidenziato la fragilità di un'Azienda che anche in tempi ordinari si trovava costantemente in affanno.
Si tratta, pertanto, di una risposta politica, non tecnica, che spetta al Titolare del Servizio e non al Fornitore e su questo attendiamo fiduciosi riscontro e indicazioni da Lei, Presidente della nostra Regione.
Rimanendo dunque in attesa di un Suo cortese riscontro, porgiamo cordiali saluti.

I Rappresentanti dei Viaggiatori alla Conferenza Regionale del TPL

I Rappresentanti dei Comitati Pendolari"

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