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Pediatria all’ospedale di Asola, nuovi spazi specialistici per i pazienti

423 visite ambulatoriali specialistiche pediatriche nello scorso anno

Pediatria all’ospedale di Asola, nuovi spazi specialistici per i pazienti
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All'interno dell'ospedale di Asola continua un lavoro ininterrotto per potenziare l'assistenza medica pediatrica specialistica, ideato per rispondere alle necessità presenti sul territorio limitrofo e di quelli circostanti, concentrandosi particolarmente sulle patologie endocrine, auxologiche, reumatologiche e immunitarie.

Continuano i lavori all'Ospedale di Asola

Da gennaio dello scorso anno sono stati aperti numerosi ambulatori rivolti principalmente alla popolazione pediatrica che si concentrano maggiormente sulle patologie sopra elencate. Oltre a questi sono stati riaperti gli ambulatori di  allergologia e spirometria e un nuovo ambulatorio di chirurgia pediatrica.

"Queste attività – spiega il direttore della struttura di Pediatria di Asola Claudio Giacomozzi -
hanno permesso di reperire personale specializzato e di comprovata esperienza, per fornire
risposte alla cittadinanza con professionisti riferibili a centri di II – III livello, evitando viaggi dei
pazienti nei centri universitari distanti a volte ore e accorciando i tempi di attesa."

Queste nuove aperture ha permesso di supportare l’assistenza ai pazienti pediatrici del pronto soccorso, dalla fascia diurna che ricopre gli orari 8-20.

"Per fronteggiare tale problematica – continua il medico - abbiamo inoltre instaurato collaborazioni
con pediatri in arrivo da centri universitari, considerando la competenza come faro delle nostre
scelte."

Visite al pronto soccorso

Nello scorso anno sono state registrate 3.125 visite per i pazienti pediatrici all'interno del pronto soccorso, con un aumento delle prestazioni diagnostiche diurne e 423 visite ambulatoriali specialistiche pediatriche. L'obbiettivo è quello di poter di ridurre i tempi di attesa delle visite ambulatoriali offrendo maggiori spazi specialistici a tutto il territorio mantovano.

"Questi numeri, che possono risultare esigui rispetto a realtà più grandi – commenta ancora
Giacomozzi – esprimono il bisogno territoriale a cui deve essere data una risposta ritagliata su misura e sostenibile. Il risultato ottenuto è stato possibile tramite varie iniziative. Il continuo e forte impegno dell’azienda nel reperire tutti gli strumenti disponibili, le capacità professionali e di
resilienza del personale infermieristico (aumentando ulteriormente le già note competenze), e della
disponibilità di centri quali l’ASST Spedali Civili di Brescia a stabilire fruttuose e indispensabili
collaborazioni."

"Vorrei poter nominare tutti i colleghi che si sono prodigati. Ringrazio poi Abeo, che
supporta il nostro lavoro tramite i volontari e tramite progetti comuni, come negli altri presidi della
azienda."

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